Ostia: si chiama “pickleball” il nuovo figlio minore del dio del tennis, ecco dove giocarlo

Esplode sul litorale di Ostia la “pickleball mania” una nuova disciplina destinata a fare concorrenza al padel

Si chiama “pickleball” ed è una riedizione degli sport con palline e racchetta che hanno animato le spiagge romane negli ultimi decenni. Ne sa qualcosa Franco Petrini, gestore dello stabilimento balneare Nuova Pineta-Pinetina di Ostia, che fu tra i primi a intuire le potenzialità del beach tennis un incrocio, all’americana, tra la pallavolo e il tennis da cui sono stati, rispettivamente, presi in prestito la rete sospesa a mezz’aria e i racchettoni da mare. Furono anni di sfide e di tornei sulla superficie sabbiosa e altrettanto impegnativa dei campi aperti presso lo stabilimento balneare situato sul Lungomare Lutazio Catulo nella zona della pineta di Castel Fusano.

Esplode sul litorale di Ostia la “pickleball mania” una nuova disciplina destinata a fare concorrenza al padel

Anche il “pickleball”, come il suo illustre predecessore, non farà fatica a trovare appassionati tra i bagnanti affascinati da una disciplina assolutamente nuova nel panorama sportivo italiano. Dovrà farsi largo a gomitate per sottrarre aficionados e appassionati al padel, il tennis un po’ simile allo squash che si gioca in quattro all’interno di un cubo di vetro che consente ai giocatori di attendere il rimbalzo della palla sulle pareti ai loro fianchi e alle loro spalle prima di colpirla. Con tanta sofferenza quando a cedere non è il fiato ma le articolazioni delle caviglie e delle ginocchia.

Il pickleball – osserva Franco Petrini – presenta, rispetto al padel un vantaggio non indifferente. Il campo non ha recinzioni ed è più corto rispetto alle dimensioni di un campo da tennis ma è uno sport molto meno traumatico del padel perché non ci sono le torsioni provocate dalla necessità di colpire la pallina al volo dopo il rimbalzo sulle pareti. Sembra una cosa di poco conto ma, purtroppo, è vero che nel padel gli infortuni hanno un’altissima incidenza come mi ha riferito, proprio in questi giorni, il professor Roberto Morello, medico dell’ospedale Grassi di Ostia e grande appassionato di “pickleball”. Gli incidenti che capitano nel padel – aggiunge Petrini – non sono provocati solo dallo scarso allenamento di tante persone che, dopo il Covid, da sedentari si sono trasformati in accaniti sportivi, ma anche da una superficie sintetica molto insidiosa e bisognosa di manutenzione”.

Tra i tanti vantaggi del “pickleball” i rischi minori per le articolazioni e i costi contenuti per la realizzazione dei campi da gioco

Il “pickleball” offre anche altri consistenti vantaggi, a iniziare dai costi necessari alla realizzazione del campo. Si tratta di una spesa di circa il 60% in meno dei 40mila euro che servono per poter realizzare un impianto di padel. La superficie su cui si gioca la nuova disciplina, infatti, è il cemento oppure il tartan. Come nel tennis si possono disputare partite di singolare e di doppio ma, cosa più importante, il terreno di gioco è caratterizzato da una “flight zone” di rispetto di 2metri e dieci dalla rete in cui i giocatori non possono colpire al volo la palla. Tutto il contrario del padel in cui le incursioni aeree e dunque gli smash al volo sono il pane quotidiano.

Le racchette utilizzate nel “pickleball” sono simili a quelle del padel ma, più leggere, e le palline, in plastica e tassellate sono dotate di un notevole effetto rimbalzo. Per tutte queste caratteristiche la disciplina sportiva per eccellenza dell’estate 2023 a Ostia premia un gioco in cui la violenza dei colpi viene sostituita dalla precisione e dalla ricerca di giocate spettacolari frutto di scelte strategiche ben meditate. Nelle prossime settimane La Nuova Pineta-Pinetina di Ostia farà da palcoscenico privilegiato del “pickleball” per una serie di tornei e mini-tour dimostrativi.