Roma: una donna era tranquillamente seduta su una panchina interna allo scalo ferroviario della metro A di Porta Furba quando per sua sfortuna ha rischiato grosso e dopo pochi istanti ha iniziato a sentire un forte dolore ad altezza fondoschiena, nel punto della seduta e ha cercato di capire quale fosse il motivo di questo crescente e forte fastidio.
La donna, una pendolare che si era seduta dentro una stazione della Metro A per attendere il treno, ha iniziato a sentire fortissimi e crescenti dolori, scoprendo di essersi ustionata al fondoschiena
Alla fine dopo qualche attimo di smarrimento la pendolare ha capito che si trattava di un dolore non muscolare nè osseo, ma ha deciso di andare a casa, non capendo bene cosa potesse essere e sperando che le passasse.
Dopo qualche ora la donna sente troppo male e decide di andare in ospedale dove gli operatori sanitari scoprono che questa fitta in zona glutei altro non era che delle vere e proprie bruciature, ustioni di terzo grado che la obbligheranno poi ad operarsi al fondoschiena.
L’infortunio dolorosissimo è avvenuto mercoledì 14 giugno su una panchina della stazione metro di Porta Furba, dovuta al fatto che molto probabilmente la donna si è seduta su un liquido ustionante, dato che la polizia competente per zona nei giorni successivi ha comunicato di aver trovato a breve distanza da dove la signora si era seduta, una bottiglia con un liquido giallo, forse un solvente o un prodotto per detergere le superfici, di certo qualcosa che le ha danneggiato la pelle.
La pendolare, una donna ucraina di 58 anni che aspettava il treno per andare a Battistini, aveva pensato si trattasse di acqua che le aveva bagnato quella parte del corpo ma dai successivi rilievi svolti all’ospedale romano del Sant’Eugenio, il personale medico le ha subito spiegato la verità e raccomandato di operarsi subito per curare le gravi lesioni di terzo grado.
Alla fine l’intervento chirurgico è stato fatto e la polizia di stato sta indagando, con gli agenti del vicino commissariato del Tuscolano stanno approfondendo l’accaduto, chi possa aver lasciato la bottiglia con quel liquido vicino alla panchina e hanno sequestrato il tutto, per capire, anche tramite l’analisi delle telecamere interne alla metro, se si tratti di una grave dimenticanza o di un atto volutamente doloso.
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