Roma: ha fatto di tutto per sfuggire alla cattura ma alla fine è stato arrestato nella Capitale il 22enne detenuto egiziano scappato dal carcere di Latina domenica scorsa, dopo circa 48 ore di latitanza.
Il detenuto era evaso domenica scorsa dal carcere di Latina. Da appurare come il giovane egiziano abbia potuto eludere così facilmente tutti i controlli: si cerca una talpa
Dahy Ehab Mahrous Abouelela, questo il nome del giovane egiziano evaso dal carcere del capoluogo pontino, con il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sappe) che ne ha comunicato l’arresto.
A riconoscerlo, inseguirlo ed ammanettarlo sono stati i poliziotti che da sempre sono in costante pattugliamento nella zona ad alto impatto del quartiere Esquilino e della stazione Termini, e proprio nei pressi del più grande scalo ferroviario della Capitale gli agenti lo hanno individuato e bloccato nella tarda mattinata di martedì 13 giugno, in un’operazione portata avanti insieme ai colleghi della polizia penitenziaria.
Tutto questo al termine di un lungo pedinamento partito da Termini, seguendo poi il galeotto quando quest’ultimo era salito in treno in direzione di Laurentina e, non appena il giovane è sceso alla stazione della metro B di Colosseo, le forze dell’ordine l’hanno raggiunto, fermato e arrestato.
Arriva dunque al termine la sua latitanza, iniziata durante l’ora d’aria concessa ai detenuti del carcere di Latina lo scorso 11 giugno, anche sfruttando a suo favore il fatto che essendo domenica, quel giorno ci fossero nel penitenziario meno agenti in servizio e dunque controlli meno stretti.
In base alla ricostruzione degli inquirenti, il 22enne africano avrebbe scavalcato una parete usando una corda e poi il muro di cinta della prigione, alto 6 metri, arrivando all’inferriata che contorna la struttura, riuscendo a fuggire senza che per diverso tempo ci si accorgesse della sua evasione, scoperta al momento dell’appello dei prigionieri da parte del personale del penitenziario, che hanno dato l’allarme quando ormai di lui non c’era più traccia.
Ovviamente ci sono ancora molti punti oscuri sulla fuga del detenuto in questione, che in queste ore sono oggetto d’approfondimento, così come è sembrato incredibile che l’egiziano sia riuscito ad arrivare da Latina alla città Eterna senza essere notato.
Il prigioniero è riuscito a scappare dal carcere di Latina, dove era solo di passaggio, arrestato per i reati di rapina e spaccio e successivamente colpito da un’ulteriore notifica per una nuova accusa, questa volta per maltrattamenti e violenza sessuale.
Ora al suo corollario di reati si aggiunge dunque anche quello dell’evasione, che farà inevitabilmente aumentare la pena ai suoi danni.
Data la rapidità e semplicità estrema con la quale il detenuto è riuscito a scappare, ora si cercherà di ricostruire i suoi spostamenti e scoprire un’eventuale talpa che ne abbia favorito la fuga.
Infine gli inquirenti cercheranno di capire se il fuggitivo si trovasse a Roma per incontrare altre persone che lo avrebbero aiutato a scomparire definitivamente dalla circolazione, probabilmente nel tentativo di espatriare.
Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che gli indagati vadano ritenuti al momento come presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, quello delle indagini preliminari. Le prove si formeranno eventualmente nel corso del processo, fino al terzo e ultimo grado di giudizio.