Roma: nel corso dei dei pattugliamenti contro i reati predatori svolti dalla polizia di stato con alcuni arresti per contrastare la microcriminalità.
I tre arrestati avevano rapinato un cittadino del cellulare aggredendolo con un punteruolo per poi fuggire in macchina
Nella fattispecie gli agenti di polizia hanno arrestato in poche ore 5 persone, per vari reati tra i quali rapina aggravata in concorso, tentata rapina, lesioni e danneggiamento.
In uno di questi episodi una persona stava raggiungendo la propria abitazione a piedi all’una di notte, in zona Tuscolano, quando è stato avvicinato da tre uomini a bordo di una macchina dalla quale sono scesi in due, minacciato il ragazzo con un punteruolo, facendosi consegnare il suo cellulare.
Quando hanno ottenuto ciò volevano, compiendo la rapina, lo ugualmente aggredito colpendono con un calcio alla caviglia, con la vittima che, terrorizzata, si è rifugiata in un bar aperto in quel momento, dal quale ha chiamato il numero unico emergenze del 112.
A quel punto subito sono arrivati sul posto le pattuglie del commissariato Tuscolano, Appio e della sezione Volanti che, raccolto dalla vittima l’identikit dei malviventi, si sono messi sulle loro tracce.
Dopo poco i poliziotti poco dopo hanno trovato i criminali all’interno della macchina in questione e, una volta vistisi scoperti, i banditi hanno cercato di liberarsi del cellulare sottratto buttandolo dal finestrino, invano.
Catturati e identificati, dentro l’autovettura è stato trovato anche il punteruolo usato per minacciare il rapinato e i tre malfattori, uomini, italiani di 51, 28 e 23 anni, sono stati arrestati in concorso per lesioni e danneggiamento.
Al giovane assalito è stato restituito il cellulare, danneggiato, mentre il rapinato è stato refertato con 5 giorni di prognosi.
La Procura ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le indagini preliminari, la convalida dell’operato della polizia giudiziaria.
Proseguendo, sono stati invece gli investigatori dell’VIII Distretto Tor Carbone ad arrestare due cittadini di origine marocchina, di 45 e 33 anni, in quanto gravemente indiziati del reato di tentata rapina in concorso.
I due, armati con cocci di bottiglia, nella tarda serata avevano minacciato e colpito in testa il titolare di un bar, in Via Ostiense, cercando di farsi consegnare l’incasso ma, grazie al tempestivo intervento dei poliziotti, non erano riusciti a portare a termine l’assalto e la vittima è stata portata in ospedale per le cure del caso.
Anche in questo caso la Procura ha chiesto ed ottenuto dal Gip la convalida degli arresti.
Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che in questi casi gli indagati vanno tutti considerati come presunti innocenti fino ad una definitiva sentenza di condanna, con le prove che si formeranno nel corso dei processi, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, quella delle indagini preliminari.