Roma: al centro della Capitale invasa dai monopattini in fila sui marciapiedi ma molto più spesso lasciati o lanciati un po’ ovunque per attentare alla pubblica incolumità, degli ignoti insofferenti del monopattino selvaggio, hanno risposto in queste ore con una composizione metafisica, la cui materia prima utilizzata sono stati proprio questi veicoli elettrici.
Ne hanno raccolti circa una decina, trovati facilmente sparpagliati in giro, e li hanno impilati incastrandoli in equilibrio sopra ad una bici elettrica, facendone una sorta di scultura di protesta che ha retto giusto il tempo dell’arrivo dei vigili delle Polizia Locale.
Roma, al parcheggio selvaggio dei monopattini risponde impilandone una decina sul marciapiede: protesta o atto vandalico?
E’ stata messa in sicurezza per qualche ora fino all’arrivo dei proprietari e delle aziende che ne gestiscono il servizio nella Capitale, la scultura di monopattini creata in via del Plebiscito da ignoto “vandali”, che la scorsa notte sono stati colti dal raptus creativo quanto pericoloso, dell’ordine urbano.
Una foto che impazza sui social in queste ore, mostra l’opera d’arte, rappresentato da un cumulo di monopattini che si reggono insieme in un incredibile effetto di impilamento asimmetrico (come direbbero i Ghostbusters), pensato e messo in pratica con molta probabilità allo scopo di protestare contro un’autentica invasione di questi veicoli elettrici, comodi sì, ma a dir poco invadenti nella Capitale e in particolare nel centro, tanto da impedire di camminare liberamente sui marciapiedi.
Se il mondo social si è spaccato tra chi condanna la bravata, durata il tempo di una giornata scarsa, e chi ha trovato l’idea addirittura geniale, un coro comune si solleva invece sul fastidio percepito più o meno da tutti, su questa eccessiva ma soprattutto disordinata presenza del veicoli.
Indubbiamente la vita di chi si vuole spostare velocemente nel centro di Roma senza impazzire per il parcheggio o incolonnato nel traffico, è cambiata con i monopattini elettrici, ma il rovescio della medaglia è che hanno creato laddove c’erano già non poche difficoltà a muoversi, ulteriori intralci per i pedoni, le carrozzine e i disabili.
Con questa scultura dell’insofferenza si è riaccesa anche se per poche ore la polemica su come dovrebbero essere disposti e sulle sanzioni di chi li lascia parcheggiati senza criterio. Una critica che non durerà a lungo a meno che l’artista dei monopattini non colpisca ancora, con il rischio – che è peggio della protesta – che la scultura caschi addosso a qualcuno, in attesa delle forze dell’ordine.