Sequestrate a Roma alcune dosi di cocaina rosa. Il suo nome tecnico è “2C-B”, il soprannome “Tusì”: è considerata la nuova droga dei ricchi e il suo costo si aggira sui 400 euro a grammo. La spacciava uno studente.
Trovata in casa di uno studente universitario del Pigneto: uno dei primi sequestri a Roma
Gli agenti del commissariato San Lorenzo hanno sequestrato alcune dosi dell’introvabile cocaina rosa al Pigneto, a casa di uno studente universitario di 27 anni. Il giovane, che pare si sostenesse negli studi proprio vendendo gli stupefacenti, è stato arrestato. Nell’abitazione, tra libri e scatoloni, recuperato dell’hashish, ketamina, ecstasy e, appunto, alcune dosi della potente “2-CB” di cui in Italia finora sono stati effettuati pochi sequestri.
Gli effetti
La cocaina rosa è una droga potente: causa allucinazioni, visioni ma anche tremori e attacchi di panico dopo un primo momento di euforia.
La polvere rosa è comparsa sulle strade della Colombia attorno al 2010, è tinta con un colorante alimentare per distinguerla dalle altre polveri e spesso profuma di fragola. Ha assunto il nome di “tusi” perché conteneva, tra le altre cose, anche il composto psichedelico 2C-B.
In America Latina è piazzata dai giovani narcos nei club che la “cucinano” in laboratori clandestini. Dalla Colombia dove gira da anni, si è diffusa anche in Spagna, e ora sta circolando in altri paesi d’Europa.
Questa droga colora, però, non contiene cocaina: è tinta con un colorante alimentare in genere al profumo di fragola. La cocaina rosa di solito contiene ketamina e Mdma tagliate con caffeina. Ma a seconda di chi la prepara, anche a casa, può contenere anche benzodiazepine, metanfetamina e fentanyl. E può avere effetti letali.