Un clochard è stato trovato morto nella prima mattinata di oggi, martedì 17 gennaio, a Roma. L’uomo – non ancora identificato – è stato trovato senza vita, riverso a terra, in piazza di Porta Maggiore, vicino all’area sosta dei taxi. A causare il decesso secondo il primo esame sulla salma potrebbe essere stato il freddo.
Il corpo ormai rigido scoperto nella prima mattinata: disposta l’autopsia
Il ritrovamento del cadavere intorno alle 7 del mattino. Accanto al corpo solo dei cartoni e una vecchia coperta. La vittima – di cui non è stata resa nota nemmeno l’età approssimativa – potrebbe essere stata uccisa da uno stato di ipotermia.
Sul corpo, affidato all’istituto di medicina legale de La Sapienza, sarà eseguita l’autopsia proprio per accertare le cause del decesso. A disporre gli accertamenti il magistrato di turno, a piazzale Clodio.
Ieri mattina l’agghiacciante rinvenimento di un altro corpo su una panchina, a Spinaceto. La vittima un 41enne di cui non si conoscono ancora le cause della morte (leggi qui). La procura ha disposto l’autopsia.
La Cri lancia l’allarme clochard
“Ancora morti a Roma questa volta per chi vive in strada. Nella Capitale non è la prima volta che accade, e con l’arrivo del clima freddo si ripetono tragedie che non vorremmo mai vivere” ha denunciato il presidente della Croce rossa italiana, Rosario Valastro.
“C’è una situazione che è fuori controllo segno di un’impotenza a dare risposte concrete che siano vicine al trovare soluzioni. Nonostante gli sforzi che a livello locale si compiono per far fronte alle varie emergenze, come quella del freddo, – aggiunge – le persone senza dimora continuano ad essere non solo numerose ma lasciate in una condizione di quasi abbandono, nonostante l’aiuto che ricevono da parte delle Associazioni di Volontariato”.
La Croce Rossa a Roma, come in altre città, è attiva con servizi di assistenza e spesso rappresenta l’unica forma di sostegno, secondo Valastro.
“Sarebbe arrivato il momento di porre la questione non solo in termini di intervento a livello locale, dove esiste una sinergia tra Istituzioni e Associazioni, che in qualche modo è operativa, ma di porla a livello nazionale. Tra le tante emergenze italiane ci dovrebbe essere anche quella per i più fragili. Morire di freddo perchè si è senza dimora è inaccettabile”.
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