Blackout a Roma per il caldo estremo: interi quartieri al buio

Caldo record e condizionatori accesi causano blackout a Roma: intere zone senza corrente. Ecco cosa sta accadendo e cosa fare

blackout scarica elettrica
Il blackout

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, Roma si ritrova a fare i conti coi blackout elettrici. Il caldo torrido ha fatto impennare l’uso dei condizionatori, sovraccaricando le reti elettriche. Il risultato? Interi quartieri sono rimasti senza corrente per ore.

Caldo record e condizionatori accesi causano blackout a Roma: intere zone senza corrente. Ecco cosa sta accadendo e cosa fare

I disagi si sono verificati a San Giovanni, Colli Portuensi, Appio Latino, Don Bosco, Centocelle, Garbatella, Prati, Ponte Lungo, San Paolo, Re di Roma coi profili social che si confrontano sulle rispettive situazioni.

Non solo abitazioni private, ma anche negozi e attività commerciali hanno subito danni significativi, soprattutto per la conservazione degli alimenti.

Acea e Areti stanno cercando di contenere l’emergenza attraverso riparazioni e l’uso temporaneo di power station, dispositivi mobili che forniscono energia in situazioni critiche.

Tuttavia, i cittadini, già sfiancati dal caldo torrido, lamentano ritardi negli interventi e una condizione definita ormai “inaccettabile”.

Tra i casi più gravi, quello di via Coriolano all’Appio Latino, dove diversi palazzi sono al buio da due giorni, senza ascensore, acqua calda né refrigerazione.

Analoga la situazione in zona Cassia e Centocelle, dove si sono registrati lunghi periodi di blackout anche notturni, rendendo impossibile l’uso di ventilatori, condizionatori e, in casi estremi, dispositivi medici.

Cosa fare in caso di blackout?

Areti consiglia di segnalare immediatamente il disservizio e adottare comportamenti di sicurezza: non aprire inutilmente frigoriferi, non usare ascensori e dotarsi di torce o luci d’emergenza. Ma con un’estate appena iniziata, la domanda resta: Roma è pronta a fronteggiare il caldo senza restare senza corrente? Per ora sembra di no.