Una tranquilla giornata sul lungomare di Ostia, nel X Municipio di Roma, si è trasformata in un incubo per una famiglia americana, vittima di una rapina che ha scatenato un inseguimento degno di un film d’azione. L’episodio, avvenuto circa due settimane fa, ha visto protagonisti una coppia di malviventi ora assicurati alla giustizia.
I turisti americani sono stati derubati sul lungomare di Ostia. I ladri avevano fatto razzia nella loro auto
L’allarme è scattato quando la coppia, con una spregiudicatezza impressionante, ha forzato i vetri di un’auto parcheggiata, appartenente a una famiglia di turisti americani. All’interno hanno fatto razzia di ogni cosa: bagagli, dispositivi elettronici di valore, passaporti e carte di credito, trasformando in pochi istanti la spensieratezza di una vacanza in un’amara disavventura.
Ma il loro piano è stato interrotto dalla prontezza di due agenti della polizia di Stato, liberi dal servizio, che, a bordo di uno scooter, hanno assistito alla scena. All’intimazione dell’ “alt”, la reazione dei ladri è stata immediata e sconsiderata: una fuga a folle velocità che ha dato il via a un inseguimento al cardiopalma.
L’inseguimento folle
Ciò che è successo dopo ha dell’incredibile. Uno dei poliziotti, con un atto di puro coraggio, è riuscito a saltare sul montante dell’auto in corsa dei fuggitivi.
Lungi dal desistere, i rapinatori hanno reagito con estrema violenza, cercando di disarcionare l’agente con manovre spericolate, calci e pugni, mettendo a serio rischio la sua vita.
Non solo: hanno tentato anche di investire l’altro agente che, a bordo del suo scooter, cercava di affiancarli per fermare la loro folle corsa.
Nonostante la loro determinazione a sfuggire, la meticolosa descrizione dei fuggitivi e del veicolo fornita dagli agenti si è rivelata cruciale. Poco dopo, l’auto utilizzata per la fuga è stata rintracciata nei pressi di un supermercato locale.
All’interno, oltre a parte della refurtiva, sono state trovate altre valigie, considerate probabile provento di ulteriori furti, e un cacciavite, strumento tipico per le effrazioni.
I ladri avevano messo a segno altri colpi
Le successive e approfondite indagini, condotte dagli investigatori del Commissariato Appio, hanno permesso di chiudere il cerchio.
Incrociando la localizzazione di alcuni dispositivi elettronici rubati in un campo nomadi e il monitoraggio delle transazioni effettuate con le carte di credito sottratte, è stato possibile ricostruire i movimenti della coppia e acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi “battuti”.
Grazie a questa minuziosa attività investigativa, un uomo di 40 anni e una donna di 38, entrambi di origini est-europee, sono stati identificati e arrestati.
La Procura della Repubblica di Roma ha coordinato le indagini che hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Gli agenti del Commissariato Appio e del IV Distretto San Basilio hanno dato esecuzione agli arresti.