Metadone in casa, assolto il fidanzato di Camilla Sanvoisin la 25enne morta alla Giustiniana

L'inchiesta sulla morte di Camilla Sanvoisin però continua, la ragazza è morta per overdose

Camilla Sanvoisin in uno scatto pubblicato dalla mamma

È stato assolto con formula piena Giacomo Celluprica, il compagno di Camilla Sanvoisin la 25enne trovata morta lo scorso febbraio nella loro villetta alla Giustiniana, a Roma. Il tribunale monocratico capitolino ha stabilito che “il fatto non sussiste”, scagionando l’uomo dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare metadone, ritrovato nell’appartamento condiviso dalla coppia.

L’inchiesta sulla morte di Camilla Sanvoisin però continua, la ragazza è morta per overdose

Il giovane, 35 anni, presente in aula, ha ascoltato la sentenza che ha rigettato la richiesta della Procura: tre anni di reclusione.

Nei giorni immediatamente successivi alla tragedia, Celluprica aveva ammesso di aver assunto droga insieme a Camilla prima di addormentarsi profondamente. Al risveglio, aveva trovato la fidanzata priva di sensi e aveva subito chiamato i soccorsi. Purtroppo, per la giovane non c’era più nulla da fare.

L’inchiesta sulla morte di Camilla Sanvoisin è tuttora in corso presso la Procura di Roma, che continua a indagare per chiarire con precisione le cause del decesso e la provenienza delle sostanze assunte.

Nel frattempo, l’esito del processo a carico del fidanzato rappresenta un punto fermo: secondo la consulenza tossicologica presentata durante il dibattimento, non ci sono elementi che colleghino Celluprica alla cessione delle sostanze letali.

Siamo soddisfatti – ha commentato il legale dell’imputato, Alessandro De Federicis – La consulenza tecnica ha confermato l’estraneità del mio assistito alla vicenda. È un caso tragico, ma oggi si è fatta giustizia”.