L’atmosfera del Campidoglio si preannuncia vibrante il prossimo 27 maggio, quando la Sala della Protomoteca ospiterà la 52esima edizione del rinomato “Premio Simpatia”, affettuosamente conosciuto anche come l’“Oscar capitolino”.
Roma si prepara a celebrare la 52esima edizione del prestigioso Premio Simpatia: tra gli ospiti d’eccezione il mister Claudio Ranieri
L’evento, avrà inizio alle ore 18, e vedrà alla conduzione due volti noti e amati dal pubblico, Paola Saluzzi e Pino Strabioli, pronti a guidare la serata tra emozioni e celebrazioni alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, mentre ad aggiungere spettacolo, colore e tradizione, saranno gli sbandieratori del Leone Rampante di Cori, che apriranno e chiuderanno la manifestazione.
La storia del premio che celebra valori e impegno civile
Questo premio non è solo un evento mondano, ma un vero e proprio omaggio ai valori sociali, nato nel 1970 da un’intuizione del giornalista e scrittore Domenico Pertica, si è affermato negli anni come un appuntamento fisso per onorare personalità che, attraverso la loro azione, incarnano e promuovono i valori di solidarietà, creatività e servizio alla comunità.
I riconoscimenti della 52esima edizione: Chi si è aggiudicato il premio?
Il Premio Simpatia, riconoscimento unico nel suo genere, capace di valorizzare non solo il successo professionale, ma soprattutto l’impatto positivo che le singole figure hanno sulla vita delle persone e sulla società nel suo complesso. Ogni anno, la lista dei premiati è un mosaico di eccellenze, che si compone delle persone più varie, tra personaggi noti semplici cittadini che riflettono il meglio del nostro tessuto sociale.
Quest’anno, la lista dei premiati è particolarmente ricca e diversificata. Un riconoscimento speciale è andato al Nucleo Sommozzatori – Squadra 7A SAF dei Vigili del Fuoco, simbolo di coraggio e dedizione.
Mentre per la sezione Storie e Solidarietà, il premio è stato assegnato all’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (Andos), alla Fondazione Giulia Cecchettin, a Pasquale Innarella con la sua La Rustica X Band e il celebre pizzaiolo Franco Pepe.
Carmela: la donna che ha pregato “accanto” a Papa Francesco per la sua guarigione
Tra i premiati di questa edizione anche la signora Carmela Mancuso, la signora di 79 anni, ex maestra e direttrice scolastica di origini calabresi che ha rappresentato una delle figure più commoventi che hanno catturato l’attenzione mediatica durante la malattia di Papa Francesco.
Per 38 giorni, questa donna, la cui missione di vita è prendersi cura dei sofferenti, ha pregato instancabilmente “accanto” a Bergoglio al Policlinico Gemelli. Il suo gesto più toccante è stato consegnare un mazzo di rose gialle al Pontefice al momento delle sue dimissioni, un momento di grande emozione in cui Papa Francesco si è rivolto direttamente a lei dal balconcino dell’ospedale, segnando un legame speciale nato nel dolore e nella speranza.
Premiato Fra Emiliano Antenucci: il missionario del silenzio
Invitato a ricevere il Premio Simpatia anche Fra Emiliano Antenucci, frate cappuccino e ideatore del corso “Silenzio, parla il Silenzio”. Definito frate di campagna ma poi divenuto una figura di spicco nella spiritualità contemporanea.
Le sue pubblicazioni erano apprezzate anche Bergoglio, per la sua passione per la mistica. Nominato missionario della Misericordia a tempo indeterminato dal Pontefice, Fra Emiliano ha ricevuto la benedizione apostolica per il suo apostolato e l’incarico di aprire un santuario dedicato alla Madonna del Silenzio nella sua missione di silenzio e ascolto.
Dalla palestra alla tavola: la storia di Franco Pepe, il pizzaiolo rivoluzionario
Chi l’avrebbe detto che un ex professore di educazione fisica potesse sfornare le pizze più buone del mondo? Franco Pepe, cresciuto tra farina e palloni a Caiazzo, nell’Alto Casertano, ha preso in mano l’eredità di famiglia e l’ha trasformata in un impero della pizza.
Il Gambero Rosso lo ha incoronato il migliore d’Italia, ma in realtà ha conquistato il titolo di miglior pizzaiolo del mondo per diverse volte, tra cui i Best Chef Awards, ed è stato per un vero rivoluzionario che ha elevato la figura del pizzaiolo a un’arte e ha rilanciato un intero territorio. La sua storia, raccontata anche nel libro è un mix di passione, dedizione e bravura.