Finisce l’impero criminale della droga a San Basilio: arrestate ultime figure chiave della piazza di spaccio (VIDEO)

Le indagini sulla nota "Piazza dell'edicola" e i ruoli dell'organizzazione criminale piramidale dello spaccio: le "vedette" i "pusher" e i "luogotenenti"

Maxi blitz delle Forze dell’ordine nel quartiere di San Basilio, dove questa mattina, giovedì 22 maggio, sei persone chiave della nota piazza di spaccio, sono state arrestate di cui 5 destinatarie di custodia cautelare in carcere.

Le indagini sulla nota “Piazza dell’edicola” e i ruoli dell’organizzazione criminale piramidale dello spaccio: le “vedette” i “pusher” e i “luogotenenti”

L’operazione congiunta tra la Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) e i Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro ha messo fine all’impero criminale basato sul business della cocaina e dell’hashish, con l’accusa, per tutti è di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope

Una serie di misure che si aggiungono alle precedenti ordinanze del 9 maggio scorso nei confronti di altre 10 persone per le stesse ipotesi di reato, e che complessivamente segnano lo smantellamento di una delle ultime, e più radicate, “piazze di spaccio” del quartiere.

Le indagini e la struttura piramidale dello spaccio

L’attività investigativa, e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, ha consentito di raccogliere un quadro probatorio schiacciante, rivelando l’esistenza e il funzionamento di una  “piazza di spaccio” nel cuore di San Basilio, nell’area popolare compresa tra via Recanati, via Morrovalle, via Osimo e via Fabriano.

Una zona, già nota agli inquirenti e ai residenti come la “Piazza dell’Edicola” per la presenza di un’edicola al centro della piazzetta, che era diventata il punto nevralgico per lo smercio su larga scala di stupefacenti.

Ciò che è emerso dalle indagini poi, è la gestione di tipo piramidale del commercio illecito, caratterizzata da una struttura organizzativa ben definita. Al vertice dell’associazione vi erano figure criminali di spicco del contesto locale, capaci di orchestrare l’intera filiera dello spaccio.

Mentre alla base di questa piramide, c’era un vero e proprio “arruolamento” di giovani leve, in prevalenza di nazionalità italiana e originari del quartiere, attratti dalla prospettiva di facili guadagni, che venivano impiegati principalmente come “vedette” o “pusher”, ruoli cruciali per garantire l’efficienza dello spaccio e per monitorare l’eventuale intromissione delle forze dell’ordine.

Il metodo e i ruoli dello spaccio: le “vedette” e i “pusher” e i “luogotenenti”

Anche le modalità di cessione della sostanza stupefacente erano ben rodate: i “vedette” pattugliavano la zona, i “pusher” cedevano la droga direttamente ai clienti e altri soggetti si occupavano della raccolta del denaro. A supervisionare il tutto, dei “luogotenenti” che gestivano la piazza per conto dei vertici dell’organizzazione, assicurando il flusso costante di stupefacenti e denaro.

Gli arresti in flagranza e i sequestri

Nel corso delle investigazioni, i Carabinieri hanno eseguito numerosi arresti in flagranza di reato per detenzione e spaccio di stupefacenti. Operazioni sul campo hanno permesso di sequestrare migliaia di dosi di cocaina e hashish, fornendo un riscontro tangibile all’attività d’indagine e confermando la portata dell’organizzazione criminale.

Lo smantellamento di questa “piazza dell’Edicola” come evidenziano le autorità, rappresentava una delle ultime roccaforti dello spaccio su strada nel quartiere, dove la maggior parte delle altre organizzazioni criminali opera ormai a domicilio per eludere i controlli.

Sebbene le prove raccolte siano gravi, i procedimenti si trovano ancora nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a una eventuale sentenza definitiva.