Fumata bianca, il Conclave ha scelto il nuovo Papa. E’ l‘americano Robert Francis Prevost il 267esimo pontefice della Chiesa. Si chiamerà Leone XIV.
Fumata bianca, annunciato al mondo che il nuovo Papa è stato eletto
Lo ha annunciato dalla Loggia delle benedizioni, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti.
Pochi minuti dopo le prime parole di pace, rivolte alle famiglie, ai popoli, a tutta la terra. “La Pace sia con tutti voi”, le prime parole di Leone XIV.
Papa Leone nel suo discorso cita Papa Francesco e la via della Pace indicata a Pasqua, il giorno prima della morte. “Dio ci vuole bene a tutti e il male non prevarrà“, ha detto il pontefice.
“Dobbiamo essere una chiesa missionaria“, ha aggiunto il Papa, che poi ha parlato anche in spagnolo, rivolgendosi alla sua ultima curia, e infine recitato l’Ave Maria.

Il neo Papa parla cinque lingue e due lauree. Ha 69 anni, nato a Chicago, da nonni di origine europea (italiani e spagnoli).
Ore 18.12
L’annuncio della scelta alle 18.12 con la quarta fumata, bianca. Il comignolo della Cappella Sistina annuncia al mondo che il Papa è stato eletto. Comincia l’attesa del nome.
Il Conclave ha eletto il 267esimo Papa della storia della Chiesa cattolica. Ora i fedeli aspettano di conoscerne il nome e di ricevere la sua prima benedizione Urbi et Orbi.
I 133 cardinali elettori riuniti in Sistina hanno scelto tra loro il Pontefice. E’ in corso ora il rito di accettazione. Il mondo attende che il nuovo Papa si affacci dalla Loggia e saluti.
L’Habemus Papam pronunciato dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti è atteso intorno alle 19.
Urla, applausi, commozione. Alla fumata bianca piazza San Pietro è scoppiata in un tripudio di gioia, di bandiere sventolate e di entusiasmo in attesa di sapere chi sarà il nuovo Pontefice.

Folla che poi ha seguito l’arrivo delle bande musicali e delle guardie Svizzere sul sagrato davanti alla Basilica per poi scandire “Viva il papa”. Subito dopo la banda vaticana ha intonato l’inno di Mameli, accompagnata dalla voce della piazza. Poi il silenzio di attesa, con gli sguardi tutti rivolti verso il balcone.
La folla verso il Vaticano
È attesa davanti al maxi-schermo in via della Conciliazione per conoscere il volto del nuovo Papa. Appena si è saputa la notizia della fumata bianca molti hanno deciso di raggiungere il Vaticano: smartphone e sguardi puntati verso l’alto si aspetta con curiosità l’annuncio di chi è stato eletto pontefice.
Cosa succede ora
L’ultimo dei cardinali diaconi chiama nell’aula dell’elezione il segretario del Collegio dei cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e due cerimonieri; quindi il cardinale decano (Re non è in Conclave avendo 91 anni) o il primo dei cardinali per ordine e anzianità, a nome di tutto il Collegio degli elettori chiede il consenso dell’eletto con queste parole: ‘Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem? (Accetti la tua elezione canonica?).
E, appena ricevuto il consenso, gli chiede: ‘Come vuoi essere chiamato?‘ Allora il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, con funzione di notaio e avendo per testimoni due cerimonieri, redige un documento con l’accettazione del nuovo Pontefice e il nome che ha deciso di assumere.
Dopo l’accettazione, l’eletto che abbia già ricevuto l’ordinazione episcopale, è immediatamente Vescovo della Chiesa Romana, Papa e capo del Collegio episcopale.
L’affaccio alla Loggia di San Pietro
I cardinali elettori si accostano al nuovo eletto per prestare atto di ossequio e di obbedienza. Successivamente si rendono grazie a Dio, e il primo dei cardinali diaconi annuncia al popolo in attesa l’avvenuta elezione e il nome del nuovo Papa che, subito dopo, dalla Loggia di San Pietro, imparte la sua prima benedizione Urbi et Orbi.