Un weekend all’insegna delle tradizioni, del folclore e dei balli. E’ quello in programma ad Ardea, dove torna la “Festa de maggio”. Tra gli eventi più attesi il ballo (e il rogo) della Pantasima.
Tra gli eventi clou della “Festa de maggio” il rogo della Pantasima, preceduto dal tradizionale ballo
Ad Ardea nel fine settimana torna il tradizionale appuntamento con la “Festa de maggio”.
Si tratta di un evento organizzato dall’associazione “Contrada La Rocca” con il patrocinio del Comune.
La “Festa de maggio” celebra quest’anno l’edizione numero trentuno. La manifestazione unisce le tradizioni popolari con i nostri tempi, attraverso una serie di eventi che animeranno la città per tre giorni.
Il programma inizierà con un appuntamento musicale. E’ il dj set “Pischelli in piazza” alle 18 del 9 maggio. Musica, divertimento e balli dal pomeriggio fino a sera. Spazio giovani in collaborazione con l’associazione Torsa di Tor San Lorenzo.
Sabato 10 maggio alle 15 il programma prevede i giochi per i bambini, alle 18 la Messa alla chiesa di San Pietro e alle 19 la processione per la Madonna del Santo Rosario. Alle 20.30 si canta con la musica romana del gruppo “Gli stornellatori”.
Domenica 11 maggio alle 15 tornano i giochi popolari mentre alle 20 appuntamento con “Organetti in festa”.
Alle 21.30 si svolgerà il tradizionale ballo e rogo della Pantasima. Un momento molto atteso, sempre, in ogni edizione della “Festa de maggio”.
“Il ballo con il rogo della Pantasima– spiega Massimo Morini, presidente dell’associazione Contrada La Rocca – è un evento che appartiene alla nostra tradizione. Si fa da sempre. Bruciare la pupazza era simbolo di buon auspicio per la raccolta del grano. Ancora oggi è molto partecipato, soprattutto dai giovani”.
Qualche anticipazione arriva sui giochi in programma nel weekend. “Il sabato -prosegue Morini – sarà dedicato ai giochi classici per i bambini mentre domenica pomeriggio saranno protagonisti gli adulti, che si potranno divertire con diversi giochi tra cui il tiro alla fune, la pignatta e la gara della pastasciutta”.