Caos e momenti di forte tensione nel Tribunale ordinario di Piazzale Clodio, durante un udienza che vedeva sul banco degli imputati il compagno arrestato per droga di un donna, che ha reagito alla situazione con una violenza fuori controllo, contro il PM i Carabinieri e se stessa con atti di autolesionismo.
Violenza esplode durante l’udienza di convalida dell’arresto del compagno: donna bloccata dopo la doppia aggressione e l’autolesionismo in aula
Tenta di aggredire il PM e si scaglia contri i Carabinieri: la reazione incontrollata della donna
I fatti sono avvenuti durante l’udienza per l’arresto di un uomo accusato di reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito della convalida, la compagna dell’indagato che era presente, si è resa in un attimo protagonista di un’escalation di violenza che ha richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
La donna, in preda a un’evidente agitazione, ha tentato dapprima una clamorosa aggressione nei confronti del Pubblico Ministero presente in aula, cercando di lanciargli contro una bottiglia.
Un episodio che non è rimasto un atto isolato, perché la donna, in un crescendo di rabbia e disperazione, si è successivamente inflitta delle ferite, sbattendo violentemente la testa contro il muro dell’aula.
L’atto di autolesionismo ha quindi fatto immediatamente intervenire i Carabinieri presenti per garantire la sua incolumità e per riportare la situazione alla calma.
Tuttavia, il tentativo dei militari di bloccarla e contenerla, ha scatenato un’ulteriore reazione violenta da parte della donna, che si è scagliata contro di loro con calci, pugni e morsi, rendendo l’intervento particolarmente difficile e pericoloso per i militari.
La denuncia per resistenza e minacce
A seguito della sua condotta aggressiva e del tentativo di aggressione nei confronti del pubblico ministero e dei Carabinieri, per la donna è scattata inevitabilmente la denuncia alle autorità competenti.
Le accuse contestate sono gravi e riguardano la resistenza e la minaccia a pubblico ufficiale, durante l’esercizio delle loro funzioni. La vicenda giudiziaria del compagno della donna è stata così temporaneamente oscurata dalla sua reazione di una violenta inaudita, che ora pone la coppia di fronte a ulteriori conseguenze legali.