Ressa sui balconi che affacciano su Santa Maria Maggiore: 100 euro a persona per vedere la bara del Papa

La trovata di cattivo gusto dei proprietari delle case cha affacciano su Piazza Santa Maria Maggiore

Chi è sicuro di averle viste tutte deve ricredersi. In barba ai dettami di Papa Francesco, basati sull’amore, sull’onestà, sull’aiuto ai meno fortunati, e ai valori professati dalla fede cattolica, c’è chi ha pensato bene di approfittarsi dell’evento straordinario: l’affitto dei balconi. Sì, avete capito bene. I proprietari delle case che affacciano su Santa Maria Maggiore, a Roma, hanno “permesso” ai fedeli di assistere all’arrivo del feretro nella Basilica al costo di 100 euro a persona. Nella chiesa tanto cara a Bergoglio è stata realizzata la tomba che potrà essere visitata già da domani, domenica 27 aprile.

La trovata di cattivo gusto dei proprietari delle case cha affacciano su Piazza Santa Maria Maggiore

Un espediente di cattivo gusto che sa quasi di sacrilegio. Come ci si può approfittare in questo modo di una situazione così toccante e delicata? Papa Francesco ha cercato sempre di arrivare al cuore delle persone, spronandole a dare il meglio di loro.

Ressa sui balconi che affacciano su Santa Maria Maggiore: 100 euro a persona per vedere la bara del Papa 1

Probabilmente agli speculatori le parole sono entrate in un orecchio e uscite dall’altro. Non hanno avuto remore e hanno messo a disposizione i propri balconi facendo pagare un affitto. E’ bastato alzare gli occhi per accorgersi della furbata: molti spazi esterni dei palazzi che si trovano attorno a piazza Santa Maria Maggiore sono stati presi d’assalto da chi non voleva perdersi lo “spettacolo”.

Il posto sul balcone è costato 100 euro a “biglietto” – tra l’altro tutti in nero – e visti i terrazzi gremiti non è difficile pensare a un bel bottino racimolato dagli artefici della trovata.

Gli ultimi accolgono il feretro di Papa Francesco

La papamobile con la salma di Papa Francesco ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore: a scandire l’arrivo, dopo un tragitto di sei chilometri, il suono solenne delle campane e il lungo e commosso applauso della folla assiepata lungo il percorso.

Ad accogliere la bara di Bergoglio, sul sagrato della Basilica, coloro che per lui hanno sempre avuto la priorità, i rappresentanti della fasce più vulnerabili e deboli della società: persone bisognose, migranti, un gruppo di detenuti provenienti dal carcere romano di Rebibbia, autorizzati a partecipare grazie a un permesso speciale, e persone transessuali. Prima della tumulazione una rosa bianca è stata deposta sulla bara.