Una significativa sinergia tra l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute del Campidoglio e la Asl Roma 1 apre la strada a un importante novità nella gestione degli ospiti dei tendoni per clochard allestiti in previsione del Giubileo.
Nei tendoni per clochard arriva anche l’assistenza di medici e infermieri
Le tensostrutture, che già costituiscono punti di riferimento per pasti caldi, docce, assistenza sociale e orientamento lavorativo, si arricchiscono ora di ambulatori dedicati alle esigenze di carattere sanitario.
Medici e infermieri della ASL Roma 1 presteranno la loro professionalità all’interno di questi spazi, prendendosi cura della salute delle persone segnalate dagli operatori sociali.
Il programma prevede nella fase iniziale l’accesso a visite generali e screening, in un secondo momento le strutture saranno attrezzate per garantire ai senza fissa dimora visite e incontri fissi sulla base alle necessità di volta in volta riscontrate.
L’assessora alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari, ha ringraziato il personale per la “professionalità e l’umanità” dimostrate ed espresso grande soddisfazione per l’avvio dell’iniziativa.
“L’accoglienza nelle tensostrutture si conferma un’ulteriore porta d’accesso alle cure. Abbiamo iniziato –ha detto Funari– con colloqui e visite a Ostiense, San Lorenzo e San Pietro, e presto arriveremo anche a Tiburtina”.
Elisa Gullino, direttrice del Distretto 1 della Asl Roma 1, ha sottolineato l’orgoglio dell’azienda sanitaria per questa attività svolta in orario di servizio. “Dopo lo screening iniziale -ha assicurato- individueremo i bisogni di ogni paziente per definire il percorso di cura per loro più adeguato”.
Le tensostrutture attualmente operative a Ostiense e Tiburtina sono dotate di una capacità massima di circa 70 persone e si trovano presso le rispettive stazioni di proprietà delle Ferrovie dello Stato, mentre un terzo tendone, con una capienza pari alla metà degli altri due, si trova nel quartiere di San Lorenzo in un’area di proprietà di Rete ferroviaria italiana situata tra il quartiere dell’Esquilino e la città universitaria de La Sapienza.
La decisione del Campidoglio di spostare i ricoveri nel quartiere colpito dal devastante bombardamento del 19 luglio del 1943, da piazza dei Cinquecento di fronte alla Stazione Termini, a Porta San Lorenzo è stato, tra l’altro, accompagnato dalla protesta di molti residenti.
Nelle tensostrutture gli assistiti hanno beneficiato, durante la stagione invernale, di ricoveri riscaldati, pasti caldi e altre forme di sostegno oltre che di ascolto da parte dei volontari. Iniziative che hanno anche permesso di ridurre il numero dei clochard altrimenti destinati a trovare rifugi di fortuna lungo i marciapiedi della città e nelle tende da campeggio dove l’umidità e le basse temperature la fanno da padrone.
Ora gli ospiti dei tendoni potranno beneficiare anche delle cure mediche e infermieristiche.