
Un ascensore degli uffici dipartimentali del Comune di Roma Capitale è precipitato per diversi metri all’interno di un edificio di 9 piani causando pesanti danni alla cabina ma, soprattutto, un grandissimo spavento alle due persone che in quel momento si trovavano all’interno.
Ascensore in caduta libera in un edificio che ospita diversi uffici di Dipartimenti del Comune di Roma Capitale aperti anche al pubblico
I fatti risalgono a mercoledì 2 aprile scorso quando, intorno alle 15.00, nella sede di via Capitan Bavastro alla Garbatella, una dirigente del Dipartimento Grandi eventi, sport, turismo e moda e una visitatrice, sono precipitati mentre l’ascensore scendeva all’altezza del quinto piano e si è improvvisamente staccato dalla fune portante.
Il sistema di sicurezza è entrato in funzione e ha fatto scattare i freni di emergenza quasi due piani più sotto. Lo strappo è stato molto violento e ha mandato in frantumi parte di uno specchio e la boiserie di rivestimento interno.
I soccorritori, intervenuti immediatamente, hanno riportato la cabina a livello del piano più vicino, dove è stato possibile aprire le porte scorrevoli e liberare le due donne che, a parte il forte choc subito, non hanno riportato lesioni o conseguenze fisiche per via dell’arresto improvviso dopo il volo in caduta libera.
Tra stupore e incredulità l’episodio ha messo in luce il problema della sicurezza dell’impianto. E questo non soltanto a garanzia degli impiegati ma anche dei numerosi visitatori, incluse le persone con disabilità, che frequentano un palazzo con diversi accessi e sede di svariati uffici pubblici.
Oltre a quelle del Dipartimento Grandi eventi e Sport la struttura ospita, infatti, stanze del Dipartimento mobilità sostenibile e trasporti, e di quello che gestisce i Servizi educativi e quelli scolastici.
Il viavai, insomma, è continuo. Molti gli utenti che, attraverso il sistema unico di prenotazione dei servizi ‘TuPassi’, entrano ed escono dall’edificio in certi giorni e orari della settimana.
Per ironia della sorte, al sesto piano dell’immobile, si trova anche un ufficio dedicato alla prevenzione e protezione della Salute e della sicurezza sul lavoro.
E poi segreterie, addetti che gestiscono redazioni delle pagine web locali dell’amministrazione capitolina e molto altro ancora.
La ricerca delle responsabilità
Sono in corso gli accertamenti tecnici per capire le ragioni dell’incidente anche perché sembrerebbe che l’immobile di via Capitan Bavastro faccia capo a una proprietà diversa da quella del Comune di Roma Capitale, che lo gestirebbe sulla base di un contratto di affitto.
Tra le domande che attendono risposta c’ anche quella che riguarda la ripartizione delle competenze e delle spese attinenti alla manutenzione della struttura e in primo luogo degli ascensori.
Non sembra, tuttavia, esserci dubbio che, anche nell’ipotesi in cui l’evento fosse riconducibile a carenze nell’attività di controllo e vigilanza, il datore di lavoro, in questo caso il Comune di Roma Capitale, avrebbe dovuto adempiere agli obblighi previsti in materia dal decreto legislativo 626/1994 e dalle sue successive modifiche e integrazioni. Ma sarà un’inchiesta al momento interna a far luce su un fatto a dir poco preoccupante.