Quartiere Nomentano a soqquadro per un gesto vandalico che ha dell’incredibile. Un 33enne decide di scatenare la sua rabbia e spacca i vetri di 17 auto e le vetrine di 3 negozi prima che una pattuglia della polizia locale di Roma Capitale riesca a porre fine al suo raptus.
Il raptus scatta nella notte, l’uomo spacca vetri in modo seriale ma non è perseguibile in sede penale
E’ accaduto poco dopo le quattro di questa notte, domenica 6 aprile, in via Irene Imperatrice d’Oriente, una strada compresa tra via della Lega Lombarda e via Pietro l’Eremita dove l’uomo, di origini lituane, nel giro di pochi minuti e utilizzando dei sassi ha colpito i numerosi veicoli in sosta e alcuni esercizi commerciali prima di essere intercettato da una pattuglia del II Gruppo Sapienza.
Gli agenti si sono avvicinati al giovane, che non voleva sentire ragioni e si apprestava a continuare nella sua opera di distruzione in serie, e con l’ausilio di altri colleghi giunti sul posto e del personale di una volante della polizia di Stato lo hanno bloccato.
Accompagnato presso gli uffici della municipale il 33enne, con diversi precedenti dello stesso genere è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il danneggiamento delle auto e degli esercizi presi di mira.
Il problema è che le misure sanzionatorie previste dalla legge in questi casi non consentono di prevenire eventuali recidive perché il reato di danneggiamento è stato depenalizzato dal decreto legislativo n. 7 del 2016 e costituisce, ormai, un illecito civile punito con una sanzione compresa tra 100 e 8mila euro poco efficace nei confronti di chi, per esempio, fosse nullatenente.
Resta salva, naturalmente, la possibilità, per chi ha subito i danni, di ricorrere in tribunale per ottenerne il risarcimento ma con le stesse probabilità di incappare nella totale incapienza del debitore esecutato.