Metro C a Ottaviano: nove anni di lavori non hanno ancora una data di inizio né un salvagente contro i disagi

La Capitale ostaggio dell'inerzia amministrativa. La Lega: "Residenti saranno investiti da un ennesimo maxi-cantiere della metro per lustri"

Foto dei sondaggi Metro C - (Odissea Quotidiana)

La Capitale si trova nuovamente di fronte a una situazione di stallo inaccettabile sul fronte della mobilità. Il progetto della Metro C, in particolare la tratta T2 da Venezia a Clodio-Mazzini, continua a generare preoccupazione e polemiche, mentre il ripristino del tram 19 sembra essere definitivamente archiviato.

La Capitale ostaggio dell’inerzia amministrativa. La Lega: “Residenti saranno investiti da un ennesimo maxi-cantiere della metro per lustri”

A denunciare la situazione di incertezza circa l’enorme cantiere, che sarà la prima causa degli inevitabili disagi, Fabrizio Santori, capogruppo capitolino della Lega, che ha espresso forte disappunto riguardo alla risposta del Dipartimento Mobilità all’interrogazione presentata.

Confermata solo la durata del cantiere

La conferma che i lavori nell’area di Ottaviano dureranno ben nove anni, senza una data di inizio certa, è un colpo durissimo per i residenti e i commercianti della zona.

il Dipartimento ha infatti rimandato questa decisione all’approvazione definitiva del progetto, prevista non prima del 30 giugno 2025. Un’attesa che si traduce in ulteriori mesi di incertezza e preoccupazione per migliaia di persone.

Inesistente anche un piano per limitare l’impatto sulla vita dei cittadini

La mancanza di un piano “salvagente” contro disagi è poi un’ulteriore fonte di frustrazione: “L’area di Ottaviano, già fortemente congestionata, sarà investita da un maxi-cantiere di proporzioni enormi per un periodo di tempo lunghissimo, senza che l’amministrazione comunale abbia previsto misure adeguate per limitare l’impatto sulla vita quotidiana dei cittadini e sull’attività delle imprese locali” – ha sottolineato Fabrizio Santori.

Tram 19: un servizio dimenticato

Altro capitolo dolente poi, e collegato al cantiere fantasma, è quello del ripristino del tram 19 su via Ottaviano e piazza Risorgimento, nonostante siano state attivate ben due petizioni popolari e numerose richieste ufficiali a risposta delle istanze cittadine, regolarmente ignorate dall’amministrazione comunale.

“I binari sono ancora presenti, il cantiere non è ancora iniziato, eppure il servizio tramviario rimane sospeso senza alcuna giustificazione plausibile” – ha concluso il capogruppo della Lega capitolino, che in una nota ha denunciato una mancanze di trasparenza sul grave problema di mobilità, in cui i cittadini brancolano nel buio, e annunciato nuove interrogazioni per chiedere chiarezza e soluzioni concrete.