Il lungomare Paolo Toscanelli a Ostia, è teatro di una situazione divenuta ormai insostenibile per il concessionario dello storico stabilimento balneare Marechiaro. Una baby gang, composta da adolescenti per lo più minorenni, ha preso di mira la struttura, trasformandola nel proprio “quartier generale” e perpetrando una serie di atti vandalici, che stanno causando seri danni economici.
La baby gang ha già procurato danni ingenti allo storico stabilimento Marechiaro. Il concessionario: “Ingiusto che debba risponderne personalmente”
L’Incubo quotidiano del concessionario
La disperazione del concessionario è palpabile nella segnalazione giunta a canaledieci.it. “Da tempo – spiega l’imprenditore – il Marechiaro è ostaggio di questo gruppo di giovani che, con una frequenza allarmante, si introducono all’interno dello stabilimento per compiere devastazioni“.
Non si tratta di semplici bravate, ma di azioni sistematiche che stanno minando la struttura stessa, dove sono stati distrutti gli arredi esterni e interni, divelte porte, e numerose cabine imbrattate da graffiti, per citare solo alcuni esempi dei danni subiti.
La sensazione di impotenza e il timore di dover rispondere dei danni subiti
La situazione è resa ancora più paradossale dal fatto che, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine e l’identificazione dei responsabili, questi ultimi risultano intoccabili.
La legge, infatti, impedisce loro di agire concretamente non avendo mai colto i ragazzi in flagrante. Un vuoto normativo che lascia il concessionario in balia dei vandali, con il timore crescente di dover rispondere personalmente per i danni arrecati a un bene pubblico.
Oltre al danno economico diretto infatti, il concessionario vive con l’angoscia che gli venga imputata una responsabilità per i danni causati dalla baby gang. Il timore di dover rispondere per la mancata custodia di un bene pubblico, nonostante sia lui stesso vittima dei vandali, è un ulteriore peso che grava sulla già precaria situazione.
L’intervento infruttuoso delle Forze dell’Ordine
Stando a quanto riferito dall’imprenditore, i Carabinieri sono intervenuti più volte, rispondendo alle chiamate del concessionario. Hanno identificato i membri della baby gang, accertando la loro giovane età: si tratterebbe di minorenni e peraltro tutti italiani.
Tuttavia, come confermato dalle stesse forze dell’ordine, il loro margine di azione è limitato. L’impossibilità di arrestare o denunciare i ragazzi in assenza di flagranza di reato si traduce in un nulla di fatto, lasciando il concessionario in una situazione di impotenza.
La situazione, come spiega il concessionario, non può più essere ignorata, e sono necessari a questo punto interventi concreti per porre fine a questi blitz all’interno della storica attività, da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine, per trovare una soluzione a questa situazione insostenibile che dallo stabilimento Marechiaro, peraltro, potrebbe spostarsi anche ad altre strutture.