Una storia millenaria e un’ottima cucina caratterizzano il borgo di Velletri. Da Roma è veramente ad un passo e si potrà cogliere l’occasione di una visita in città per scoprire chiese, musei e scorci particolari. Durante l’anno si svolgono tanti eventi che consentono al visitatore di scoprire le delizie dei piatti locali e i sapori del vino pregiato.
Cosa vedere e cosa fare a Velletri, perla dei Castelli Romani, in un itinerario che punta alla storia e alla buona cucina
Velletri, una quarantina di km a sud di Roma. E’ una delle perle dei Castelli Romani, immersa nel verde e nella tranquillità dei Colli Albani, sulle pendici del Monte Artemisio.
Una città dove si vive bene, collocata tra monti e mare, nella campagna. Una città millenaria e, pertanto, ricca di storia e di cose da vedere.
Il suo passato, unito alla rinomata tradizione enogastronomica, rende Velletri una meta ideale per gli amanti della natura, della storia e del buon cibo.
Il passato millenario di Velletri: Etruschi, Volsci e Romani
Frequentata sin dal Paleolitico Medio Velletri ha restituito importanti testimonianze delle popolazioni che vi hanno abitato nel corso dei secoli, dagli Etruschi ai Volsci, fino ai Romani. Tra i suoi cittadini più illustri c’è l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto, che vi trascorse l’infanzia. Oggi, i reperti archeologici che raccontano questo ricco passato sono custoditi nei Musei Civici di Velletri, come il Museo Archeologico Oreste Nardini e il Museo di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani.
La tradizione religiosa è fortissima e sono presenti molte chiese. Ben 14 vescovi di Velletri sono stati eletti papi. Tra questi papa Benedetto XVI, che ha donato alla città una colonna in bronzo.
Da vedere la Basilica Cattedrale dedicata a San Clemente, il santo patrono festeggiato il 23 novembre, divisa in tre navate sostenute da pilastri in muratura e con soffitto a cassettoni lignei. Lungo la navata di sinistra è posta la cappella dedicata alla Madonna delle Grazie con il santuario.
Altre tappe da inserire in un itinerario sono la chiesa di Santa Maria del Trivio con la sua torre, la chiesa di San Martino, la chiesa di San Giovanni in Plagis, la chiesa di San Giovanni Battista.
Nel periodo medievale furono costruite le mura delle città nelle quali si aprivano otto porte: porta Furia, porta del Pontone, porta San Giovanni in Plagis, porta Santa Martinella, Portella, porta Santa Lucia, porta Romana e porta Napoletana.
Quest’ultima è arrivata incolume a oggi. Nel 1596 la Congregazione del Buon Governo fece scrivere su una parete della porta l’avviso “Si paga gabella”.
Velletri offre un ampio circuito museale. Oltre ai già citati musei archeologici, spicca il Museo Diocesano, che conserva opere di grande valore come la celebre Croce Veliterna.
Tornando al Museo Archeologico di Velletri, esso conserva testimonianze antiche e fondamentali dal punto di vista storico-archeologico. Tra le opere conservate la principale è il Sarcofago delle fatiche di Ercole, conosciuto anche come Sarcofago di Velletri che risale al II secolo d.C..
Per quanto riguarda il Museo di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani esso è articolato su due livelli e diviso in cinque sezioni: geologia, paleontologia, antropologia, preistoria e protostoria.
Qui si possono trovare i racconti degli eventi dalle origini fino all’età del Ferro (VII-VI sec.a.C.) con tutte le trasformazioni animali e vegetali del territorio.
I palazzi storici di Velletri: il Palazzo Comunale e il Palazzo dei Conservatori
Il Palazzo Comunale di Velletri fu progettato per ospitare la sede dei Priori della Comunità, come stabilito dal Consiglio Maggiore con una delibera del 12 ottobre 1572. La costruzione dell’edificio, il cui progetto fu affidato agli architetti Il Vignola e Giacomo della Porta, iniziò ufficialmente il 26 gennaio 1575, con la posa della prima pietra.
Completato nel 1590, il palazzo subì nel tempo vari interventi strutturali, che si protrassero fino al 1720. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, l’edificio venne distrutto a causa dei bombardamenti. Tuttavia, nel dopoguerra, il palazzo fu ricostruito fedelmente al progetto originale, preservandone l’identità storica e architettonica.
Conosciuto anche come Palazzo Vecchio, il Palazzo dei Conservatori fu costruito nel 1822 e dopo il 1870 divenne la sede degli uffici giudiziari e del Palazzo di Giustizia.

Gravemente danneggiato nel 1944, durante la guerra, anche questo storico edificio venne ricostruito rispettando il progetto originale.
La tradizione enogastronomica: vini e sapori autentici
Velletri è un punto di riferimento nella “Strada dei vini dei Castelli Romani”, grazie alla produzione di eccellenti vini locali. Le sue colline ospitano vigneti da cui nascono etichette pregiate, perfette da abbinare ai prodotti tipici della zona.
La campagna di Velletri fornisce tanti ingredienti per una cucina genuina in cui spiccano il pane casareccio, l’olio extravergine di oliva, i carciofi, la pasta fatta in casa con le uova delle galline della zona, kiwi.
Feste, sagre e sapori locali
Velletri è una città viva e dinamica, con un calendario ricco di eventi e manifestazioni che celebrano la sua cultura e le sue tradizioni. Feste dedicate al vino, alle specialità culinarie e alla storia locale attirano durante tutto l’anno numerosi visitatori, rendendo questa cittadina un luogo perfetto per una gita fuoriporta.
Nell’ultimo weekend di settembre si tiene uno degli eventi clou dell’anno. Si tratta della Festa dell’uva e dei vini, che si tiene ogni anno dal 1930. Si celebra il vino di qualità del territorio veliterno tra musica, balli folkloristici e degustazioni.
Alla fine di aprile si svolge la “Festa del carciofo alla matticella”, organizzata dalla Pro Loco di Velletri in collaborazione con l’associazione ArtisticaMente APS e con il patrocinio del Comune di Velletri.
Si tratta di un piatto che ha come ingredienti i carciofi romaneschi (mammole o cimaroli), olio extravergine di oliva, aglio, mentuccia fresca e brace ardente di rami di vite. Ci si basa su una ricetta tramandata da generazioni. Un appuntamento che si svolge al mercatino di Rioli (nel 2025 il 26 e 27 aprile) con la promozione dei prodotti locali e delle tipicità.
Nel mese di marzo si tiene la Festa delle Camelie, una manifestazione quasi trentennale che offre la possibilità di ammirare oltre 400 varietà di camelie nel centro storico e con i Giardini Marconi che aprono per mostrare la fioritura di questo periodo. In questa occasione si possono degustare i prodotti locali, in particolare vino, olio, miele e dolci. La camelia, fiore dalle origini giapponesi, viene coltivata a Velletri dove si sfrutta un clima favorevole per farla crescere.

Nel mese di dicembre appuntamento con la “Sagra della Zuppa dei cavoletti e baccalà” con olio nuovo e vino. Una grande festa che celebra questo piatto genuino ma anche altre specialità gastronomiche, tra animazione, musica, danzatori, apertura dei Musei civici e visite guidate alle cantine. Il piatto è riconosciuto come un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT), marchio di tutela istituito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Con l’obiettivo di valorizzare e abbellire le abitazioni del centro storico, attraverso l’utilizzo dei fiori, nel mese di marzo 2025 è stata indetta la prima edizione del concorso “Balconi Fioriti”. L’idea è quella di rendere sempre più accogliente, colorata, ospitale e gradevole la Città. I partecipanti possono abbellire balconi, davanzali, finestre, terrazzi, usando fiori in vaso o fioriere, visibili da luoghi pubblici.
Può interessarti anche: Gita fuoriporta a Nemi: il borgo delle fragole che si affaccia sul lago
Può interessarti anche: Gita fuoriporta a Marino: città del vino e del buon cibo, tra vicoli e gallerie sotterranee
Può interessarti anche: Gita fuoriporta a Frascati: nella Città del vino e delle eleganti ville tuscolane