L’Oscar dello Sport per la sezione ‘Gesto Etico’, conferito nell’ambito dei premi Asi Sport&Cultura andrà quest’anno a Daniele De Rossi. Un riconoscimento prestigioso che gli verrà tributato per aver rilevato la proprietà dell’Ostiamare calcio con l’obbiettivo di rilanciarla e di riaprire al pubblico lo stadio Anco Marzio di via Giovanni Amenduni.
A Daniele De Rossi il premio Asi per aver salvato la società giallorossa da un inevitabile tramonto
DDR sarà premiato, insieme agli altri esponenti del mondo dello sport che si sono aggiudicati lo stesso riconoscimento nelle altre quattro categorie in concorso, presso il Salone d’Onore del Coni dove, alle ore 15.00 di domani, sabato 29 marzo, si terrà consegna della ‘statuina’ sportiva ormai giunta alla 19ma edizione.
Per il neo patron dell’Ostiamare, campione del mondo di Germania 2006 nonché indimenticato capitano giallorosso, il verdetto dei giurati è stato unanime con la motivazione di aver incarnato i “valori dell’etica e quelli profondi dello sport”.
Non solo per la sua incredibile carriera di calciatore e per aver tenuto sempre alta la bandiera dell’As Roma, ma per essere stato un “campione anche fuori dal campo avendo scelto con il cuore” di rilevare la società lidense in un momento di profonda crisi.
Rilevando la società biancoviola DDR ha ridato una speranza ai ragazzi di Ostia, dove De Rossi è nato non solo dal punto di vista calcistico, ma ha investito risorse personali per la riqualificazione dell’impianto sportivo e l’obbiettivo di creare un vivaio caratterizzato, tra l’altro, dall’adozione di un codice etico per genitori atleti capace di dare un forte segnale di richiamo ai valori della correttezza a tutto il mondo del calcio.
Obiettivi di inclusione sociale
L’acquisto dell’Ostiamare fa leva su un accordo di project financing stipulato con il Comune di Roma Capitale, proprietario dello stadio, sulla base di una concessione di durata per consentire al beniamino giallorosso di rientrare del capitale investito.
Così come ricordato in occasione di un sopralluogo alle strutture dell’Anco Marzio da parte dell’amministrazione capitolina mentre proseguono le demolizioni dei manufatti abusivi incluse le tribune ormai impraticabili dello stadio, DDR ha ripetuto di voler dar vita a un modello di inclusione sociale oltre che sportivo sul litorale romano.
Le altre concorrenti in lizza per il premio tributato a De Rossi
In lizza per l’assegnazione del “Gesto Etico”, insieme a Daniele De Rossi, c’era la 23enne cremasca Giulia Mapelli del Roller Power Acli di Crema, che ha consegnato la medaglia d’oro di campionessa italiana di high jump alla rivale battuta, Viola Di Ciuccio, la cui prova era stata condizionata da un cambio improvviso di location e Gaia Traditi che, durante la finale dei campionati italiani di scherma Under 23 ha rinunciato al metallo più pregiato a beneficio dell’avversaria Emilia Rossatti infortunatasi a soli 17 secondi dalla fine dell’incontro.
A premiare De saranno Rossi il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, il Presidente e l’Amministratore delegato dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale Quintieri e Antonella Blandino insieme con il Presidente di ASI Claudio Barbaro che ha annunciato di aver appena tagliato il traguardo dei due milioni di tesserati.
La giuria, composta da personaggi di spicco del mondo dello sport, del giornalismo, delle istituzioni e dell’imprenditoria sta concludendo l’iter per decretare i vincitori delle altre tre categorie in concorso a parte il Premio Media intitolato alla memoria di Gian Piero Galeazzi già assegnato al Corriere dello Sport partner dell’evento.
Ancora in attesa di attribuzione i premi Atleta dell’Anno intestato a Carlo Pedersoli, l’ICSC per l’impiantistica sportiva e quello dell’Innovazione Tecnologica.
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