Le botte non erano mai di routine. Insomma non solo calci e pugni. C’era sempre un rinforzo di mezzo, secondo i giudici, dettato dalla sua “indole malvagia”. Una volta l’ha infilzata con un ombrello alla coscia, un’altra l’ha colpita con una spranga e solitamente la prendeva a calci alla faccia con le scarpe antinfortunistiche. Per oltre un anno una cinquantenne romana ospite a Fonte Nuova dal compagno ha vissuto con l’incubo di finire ammazzata.
Botte e violenze all’ordine del giorno: calci con le scarpe anti infortunistiche, con spranghe ed ombrelli. La sentenza
Lui, 40 anni e cameriere di professione, le aveva proposto di andare a convivere non appena l’Italia si è fermata per il Covid. Una trappola.
Tra botte disumane e una violenza sessuale la donna trova alla fine il coraggio di scappare e denunciare.
Nell’aprile del 2022 l’arresto e ieri davanti al tribunale di Tivoli la condanna a 9 anni e tre mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenze sessuale. Una pena più alta della richiesta della procura che si era fermata a 7 anni e 9 mesi.
Il racconto della donna in aula
Il racconto della donna in aula, assistita dall’avvocato Simona Fioravanti, è da brividi: “Dopo le botte mi costringeva a lavare gli schizzi di sangue con acido e varechina. Quando le ferite erano troppo profonde andava in farmacia e poi metteva i punti di sutura”.
Solo in una occasione l’uomo si era mosso a compassione e l’aveva accompagnata in ospedale imponendo la sua presenza con la scusa che la donna soffrisse di epilessia. “E’ stata scippata“, la sua versione rifilata ai medici.
Un supplizio subito per un anno intero per paura di conseguenze peggiori. Anche perché il compagno le ricordava quasi tutti giorni che prima o poi dalla sua casa sarebbe “uscita in orizzontale”, ossia in una bara.
Poi la fuga e la denuncia. L’uomo era arrivato a minacciare anche la bambina di lei, nonostante vivesse altrove.
Parte l’indagine. Sul caso indagano gli agenti del pool antiviolenza del Commissariato di Tivoli allora guidato dal sostituto commissario Davide Sinibaldi. Ora la sentenza, un conforto per tutti.
La scia della violenza contro le donne comunque non si ferma: ieri i carabinieri hanno arrestato un uomo a Primavalle che ha tentato di uccidere la compagna con un coltello di 38 centimetri.