Roma si riappropria di uno dei suoi luoghi simbolo: Piazza San Giovanni in Laterano. Dopo una prima inaugurazione parziale avvenuta lo scorso dicembre, la piazza è stata finalmente restituita alla città in tutta la sua rinnovata bellezza. La cerimonia ufficiale si è svolta oggi alla presenza delle autorità del Comune di Roma, la Sovrintendente Speciale, il Prefetto e il Vicario Generale della Diocesi di Roma.
Nuova inaugurazione della Piazza San Giovanni dopo quella parziale per l’apertura della Porta Santa presso la Basilica
Gli interventi di restyling nella piazza
L’intervento di riqualificazione ha trasformato radicalmente l’aspetto e la funzionalità di Piazza San Giovanni, un’area di un ettaro e mezzo di grande valore storico e simbolico per Roma.
Per la pavimentazione sono stati utilizzati ben 320mila sampietrini, affiancati da 80mila lastre di pietra di quattro diverse tipologie di travertino e tre varietà di pietre grigie, creando un effetto cromatico elegante e armonioso che si integra perfettamente con la maestosità della Basilica di San Giovanni.
Le fontane
Un elemento di grande impatto visivo e funzionale è rappresentato dalle dodici fontane che adornano la piazza. Queste non sono semplici elementi decorativi, ma vere e proprie opere di ingegneria sostenibile, alimentate da un sistema di riciclo dell’acqua che le trasforma in suggestivi specchi d’acqua durante la notte e in vivaci giochi di getti d’acqua durante il giorno.
A completare l’opera infine, anche una nuova area verde di 2mila metri quadri per offrire uno spazio di respiro e naturalità nel cuore del centro storico.
Le perplessità sul verde
Poco dopo la prima parziale inaugurazione, della nuova Piazza del Giubileo però, proprio questo spazi di verde urbano, mostrarono i primi segni di sofferenza, generando polemiche sui social e mettendo in discussione l’investimento e l’efficacia di questo aspetto della riqualificazione.
Le nuove regole per preservare il restauro della piazza appena concluso
Nel corto dell’inaugurazione, è stata poi sottolineata la nuova vocazione della piazza come spazio per eventi e manifestazioni, a partire dal tradizionale Concertone del Primo Maggio.
Tuttavia, per preservare la bellezza e l’integrità della struttura, sono state stabilite regole precise per il suo utilizzo durante gli eventi, come la copertura delle fontane con tessuti speciali e limitazioni al transito di mezzi pesanti sull’area verde e sulle zone pavimentate con pietra bianca.
Le parole di Gualtieri: “Doveroso omaggio alla Basilica e un nuovo spazio per la città”
Il sindaco Roberto Gualtieri ha espresso grande soddisfazione per il completamento dei lavori, sottolineando come l’intervento fosse un atto dovuto nei confronti della Basilica di San Giovanni, uno dei luoghi più importanti della cristianità:
“Siamo lieti di aver concluso questa opera proprio davanti alla basilica dove c’è anche il Vicariato di Roma – ha dichiarato Gualtieri – un’opera che si è riusciti a portare a termine in 12 mesi, nonostante 92 giorni di stop per i ritrovamenti archeologici. Era doveroso che la piazza fosse all’altezza della basilica e non un luogo abbandonato: l’intervento ha cercato di dialogare con basilica, sue forme e di essere sostenibile“.
Il Cardinale Reina: “Un luogo di passaggio, sosta, gioco e Incontro”
Anche il Cardinale Baldassarre Reina ha espresso la sua gioia per la restituzione della piazza alla città, dedicando un pensiero a Papa Francesco, sottolineando come la gioia per questo evento sia condivisa con il Pontefice: “Era fine dicembre – ha ricordato il Cardinale – quando abbiamo inaugurato parte di questa piazza; adesso siamo qui, contenti nel rivedere la totalità della piazza: un luogo di passaggio, sosta, gioco e incontro. È bello vedere come tante persone ammirino questa piazza e, attraverso di lei, la nostra città”.
Mentre la Sovrintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, ha sottolineato l’importanza dell’intervento dal punto di vista della qualità del luogo, sul quale la sovrintendenza ha vigilato attentamente su ogni fase dei lavori, garantendo il rispetto del valore storico e artistico dell’area e la corretta esecuzione delle opere.