Ciclabile di Ostia, sul nuovo tratto pericoli e irregolarità: le critiche dei ciclisti

Il nuovo tratto di ciclabile tra la Rotonda e la zona del dazio è un campo minato: oltre 100 tombini creano buche profonde e pericolose

Arrivano dall’Associazione Ostia In Bici, le critiche in merito alla realizzazione del nuovo tratto di ciclabilità che collega la Rotonda alla zona del dazio a Ostia, e dove i ciclisti hanno evidenziato, una serie di irregolarità nella progettazione e messa in opera della pista ciclabile, piena di pericoli per adulti e bambini.

Il nuovo tratto di ciclabile tra la Rotonda e la zona del dazio è un campo minato: oltre 100 tombini creano buche profonde e pericolose

Sono diverse le problematiche significative che potrebbero compromettere la sicurezza e la fruibilità dell’infrastruttura, secondo i ciclisti, che nelle scorse ore, hanno effettuato un sopralluogo dettagliato sul nuovo tratto di pista ciclabile, con uno sguardo speciale ma anche severo.

“Ostia In Bici” punta il dito contro la pericolosità dei tombini

Secondo l’associazione, da sempre attiva nella promozione della mobilità ciclistica sul litorale romano, “inconcepibile” è ad esempio, la gestione dei tombini lungo il percorso, vista come fonte di grave rischio per la sicurezza degli utenti.

Il problema è centrale nelle critiche dei ciclisti, che lo hanno analizzato con attenzione nel tratto compreso tra la stazione del Metromare Cristoforo Colombo e il ristorante Peppino al Mare.

Secondo quanto riportato da Ostia In Bici infatti, i tombini presenti sul lato destro della pista ciclabile, quello spesso utilizzato dai bambini con biciclette dalle ruote più piccole, creano delle buche di profondità variabile, stimata addirittura tra i 3 e i 7 centimetri.

Ciclabile di Ostia, sul nuovo tratto pericoli e irregolarità: le critiche dei ciclisti 1
Nella foto uno dei tombini in cui è stato misurato il pericoloso dislivello con il piano strada

L’associazione, ha documentato poi una presenza di oltre 105 tombini con questa criticità, che trasformerebbero questo percorso per l’attività fisica all’aria aperta, in un campo minato con una sequela di ostacoli pericolosi per il transito delle biciclette.

Un problema, quello della pericolosità della pista ciclabile di Ostia, che non può più essere ignorato, soprattutto a pochi giorni dalla morte dell’anziano ciclista 85enne, deceduto dopo giorni di agonia a seguito di una terribile caduta

L’uomo in bici che indossava un caschetto di protezione, ha sbattuto violentemente il volto sul ciglio della piattaforma realizzata per la fermata d’autobus, peraltro mai utilizzata perché pericolosa per la circolazione.

Percorso ciclabile utilizzabile solo da un lato: un controsenso

A seguito dell’ultimo sopralluogo poi, Ostia In Bici ha sottolinea anche un altro aspetto, paradossale e inaccettabile, nella realizzazione di una nuova infrastruttura dedicata alla mobilità dolce, e cioè quello che una pista ciclabile di recente costruzione, debba essere utilizzata prevalentemente da un solo lato, a causa della pericolosità dell’altro.

Un’ipotesi verosimile vista la presenza delle numerose buche create dai tombini sul lato generalmente utilizzato, peraltro, dai ciclisti meno esperti e i bambini, che rischiano di incappare nel pesante dislivello, perdere l’equilibrio, e cadere:

Nonostante le critiche, Ostia in Bici esprime comunque apprezzamento per la volontà e velocità di realizzazione dell’infrastruttura, purtroppo macchiata da questi problemi da noi rilevati. Quanto auspichiamo ora è che avvenga quanto prima una sistemazione della pista” – conclude l’associazione.