La notte dei roghi a Ostia ha portato a un primo sviluppo: in serata è stato fermato un sospettato. Si tratta di un 25enne intercettato mentre usciva dallo stabilimento Mami. Un incendiario fuori controllo o prezzolato? Lo chiariranno le indagini. Intanto si cercano eventuali complici.
Per i roghi appiccati ad almeno sette in due sere ci sarebbe un primo fermato: il caso passa alla Dda
Quel che è certo che la caccia all’uomo è scattata mentre dagli stabilimenti incendiati – il Salus, Arcobaleno, Vittoria, Plinius e Capanno che seguono Le Dune e Belsito della notte precedente – si levavano ancora le fiamme.
E mentre il lungomare di Ostia brucia e la gente guarda sbigottita verso il mare, tra le forze dell’ordine, arrivate in massa, la notte dei fuochi viene considerato un attacco senza precedenti.
Sul posto, oltre a più squadre dei vigili del fuoco per contenere i danni, stanno lavorando per le indagini decine di carabinieri e di investigatori della Squadra Mobile, Polizia Scientifica e Distretto X Lido. Il fascicolo in procura sarà assegnato alla Dda, alla Direzione distrettuale antimafia.
Campidoglio e Prefettura in allerta
Gli incendi sono appiccati uno dietro l’altro, a partire dalle nove di sera all’indomani del giorno in cui si è saputo che il Consiglio di Stato ha deciso di sbloccare i bandi del Campidoglio per riassegnare le concessioni balneari, dopo la sospensiva decisa dal Tar.
La notizia degli incendi è rimbalzata subito in Campidoglio guastando l’atmosfera di festa per la sentenza che ha appunto riavviato il bando fermato dal Tar del Lazio su ricorso dei balneari.
Il sindaco Roberto Gualtieri nella tarda serata ha sentito telefonicamente il prefetto Lamberto Giannini e il Consulente per la legalità di Roma Capitale Francesco Greco sui roghi negli stabilimenti.
Domani Gualtieri prenderà parte al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura dove sarà affrontata la questione. Il caso stabilimenti torna a scottare.