Arrestati a Roma una banda di ladri con l’accusa di rapina in abitazione. I quattro, tutti di etnia rom, coinvolgendo anche un minorenne, avrebbero rapinato uno studente di Monteverde Vecchio sorpreso solo a casa e costretto a non reagire con minacce di morte e schiaffi.
L’assalto della banda in un appartamento a Monteverde Vecchio: coinvolto un quinto soggetto, minorenne
La rapina in abitazione risale al 19 marzo, a stretto giro gli arresti. A procedere ai fermi i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Parioli su un decreto disposto dalla Procura di Roma.
Le indagini sono partite dalla denuncia dello studente che ha riferito di essersi ritrovato una banda di ladri in casa col volto travisato e armati di una mazza.
I rapinatori entrati forzando proprio con la mazza una porta finestra, dopo averlo schiaffeggiato e minacciato di morte se avesse reagito, si sono impossessati di circa 500 euro in contanti. La fuga su un’auto sportiva di grossa cilindrata, che poi si è rivelata noleggiata con contratto intestato a un prestanome.
Le indagini dei carabinieri, condotte sia con l’ausilio di attività tecnica che con sistemi tradizionali, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico degli autori, a seguito di mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento.
Incastrati da video

C’è stata poi l’acquisizione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza relativi alle aree limitrofe al luogo dell’evento, l’analisi dell’abbigliamento degli indagati e la relativa comparazione con gli abiti osservati e decritti dalla vittima.
Sulla base degli elementi raccolti, il procuratore aggiunto Giovanni Conzo ha emesso un decreto di fermo urgente nei confronti dei 4 maggiorenni, tutti con analoghi precedenti. Fermato di iniziativa anche il minorenne.
Il Tribunale di Roma ha disposto per i quattro uomini, la custodia cautelare in carcere.
Il precedente
Domenica sera una rapina analoga a Mostacciano. Le vittime una coppia di anziani, 74 anni lui e 70 lei, che si sono ritrovati alle spalle i banditi mentre rientravano a casa. In questo caso la banda, che parlava in italiano con accento dell’Est, ha agito armata di pistole.