
Un gioiello artistico della città di Roma, torna a risplendere grazie agli interventi di consolidamento e restauro realizzati a Piazza Venezia per la realizzazione della fermata della Metro C.
Un capolavoro che domina il centro storico della Capitale, rinasce con il cantiere della Metro C: gli interventi di consolidamento e restauro dei preziosi affreschi
A tornare ai fasti originari un un capolavoro del Cinquecento che domina la Piazza Venezia con la sua cupola, e cioè la Chiesa di Santa Maria di Loreto, è tornata a risplendere grazie agli interventi di restauro eseguiti nell’ambito dei lavori per la realizzazione della futura stazione Venezia della Linea C della Metropolitana.
La chiesa è un monumento di inestimabile valore restituito alla città, nel più ampio programma di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Piazza Venezia, realizzato con la direzione scientifica e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma.
Un restauro complesso e multidisciplinare
I lavori di restauro della chiesa, sono durati diciotto mesi, coinvolgendo un team multidisciplinare di operai, ingegneri, architetti, topografi e restauratori, che hanno unito competenze tecniche e artistiche.
Gli interventi hanno riguardato sia il consolidamento strutturale, con l’inserimento di rinforzi in acciaio nelle murature e l’installazione di innovativi sistemi di monitoraggio, sia il restauro del patrimonio artistico interno, con particolare attenzione agli affreschi della cupola e agli stucchi del presbiterio.
La storia del capolavoro del Cinquecento
La Chiesa di Santa Maria di Loreto, finanziata dalla corporazione dei fornai di Roma e iniziata nel 1507, rappresenta un patrimonio artistico unico, frutto del lavoro di grandi maestri come Antonio da Sangallo il Giovane, che progettò l’edificio, e Jacopo Del Duca, allievo di Michelangelo, che, invece, ne realizzò la cupola.
Una serie di pregevoli firme nelle maestranze artistiche, che sono state impiegate anche per il restauro, avvenuto dopo oltre 300 anni, e curato da Giuseppe Sacconi, l’architetto che pochi anni dopo avrebbe progettato il Vittoriano.
Il restauro a Piazza Venezia in un contesto di rigenerazione urbana
L’intervento di restauro della Chiesa di Santa Maria di Loreto, si inserisce poi in un contesto più ampio di rigenerazione urbana, che vede l’arte e le infrastrutture dialogare in modo innovativo, in un cantiere che con i mesi è stato via via sempre più criticato, soprattutto per il progetto Murales.
Promosso dal consorzio con il patrocinio di Roma Capitale, il progetto aveva sostanzialmente lo scopo di trasformare i silos del cantiere della stazione Venezia in tele per la rappresentazione di opere di arte contemporanea, “creando una piattaforma culturale aperta alla città”.