Prof finisce indagato per i palpeggiamenti alle alunne, assolto: “Non c’è prova sull’intento sessuale”

Il prof era stato denunciato per ripetuti palpeggiamenti alle alunne, colpetti al fondoschiena: ora l'assoluzione. La procura impugna la decisione

Immagine non collegata ai fatti

Prof accusato di palpeggiamenti viene assolto a Roma. Non sarebbe stata provato l’intento sessuale dei colpetti al fondoschiena di alcune alunne.

Il prof era stato denunciato per ripetuti palpeggiamenti alle alunne, colpetti al fondoschiena: ora l’assoluzione. La procura impugna la decisione

Ad assolvere il prof di un istituto scolastico di Roma Nord dall’accusa di violenza sessuale il giudice per le indagini preliminari di Roma, Giulia Arcieri. La motivazione della sentenza si basa sull’assenza di prove concrete che dimostrino l’intento sessuale dei contatti fisici tra l’insegnante e le studentesse.

Non c’è alcuna solida prova che i contatti fisici del professore con gli alunni abbiano riguardato zone erogene e che siano stati posti in essere con un intento sessuale”, la conclusione del giudice.

La procura presenta ricorso

Secondo il gip, è possibile che “gesti innocui dell’insegnante siano stati trasformati in atti sessualizzati” e che le alunne, essendo amiche, si siano influenzate a vicenda, riportando “eventi mai accaduti“. Il pubblico ministero, Maria Perna, ha già presentato ricorso contro la sentenza, ritenendo “erronee e illogiche” le motivazioni del giudice.

L’indagine è scaturita da una conversazione tra due studentesse, ascoltata da una madre, che ha riferito di un “professore pedofilo” che palpeggiava le alunne. Il gip, tuttavia, ha sollevato dubbi sui “condizionamenti e suggestioni” che potrebbero aver alterato i racconti delle studentesse.

Le testimonianze

Le testimonianze delle alunne, infatti, non descrivono situazioni di disagio o imbarazzo, ma piuttosto episodi considerati normali, rivalutati solo dopo il confronto con le compagne. Inoltre, il professore ha sempre negato le accuse, affermando di avere un rapporto “affabile ed empatico” con gli studenti.

Elemento chiave per l’assoluzione è stata la mancanza di riscontri oggettivi, dal momento che gli abusi sarebbero avvenuti in presenza di altri alunni che non avrebbero notato i gesti, tra l’altro in genere, fulminei.

Inoltre, sono stati considerati i brutti voti dati dal professore ad alcune delle alunne accusatrici, nello stesso periodo in cui le accuse sono state mosse.

Una ulteriore motivazione questa che in realtà proverebbero molto poco, secondo la stessa procura. Spesso in ambito scolastico chi compie certi gesti scredita appositamente le vittime per poi tenerle sotto ricatto o per far ritenere, una volta scoperto, che sia stato accusato solo per una ingiusta ritorsione.

Il precedente: prof condannato

A novembre un prof di educazione fisica, di 54 anni, è stato condannato a Roma a tre anni di reclusione e all’interdizione perpetua dagli uffici che prevedono rapporti con minori.

Il prof era finito alla sbarra con l’accusa di aver molestato due ragazze, di 12 e 18 anni appena compiuti, durante degli allenamenti. Il primo a scuola nell’ora di scienze motorie, l’altro in una palestra privata.