Al Pigneto si torna a manifestare. L’appuntamento è in programma questo weekend. I residenti hanno organizzato un corteo, che segue la manifestazione che si è svolta nella serata del 17 marzo. Questi i dettagli e cosa si prevede per la viabilità durante la manifestazione.
I motivi della protesta in programma nel fine settimana al Pigneto
La manifestazione al Pigneto si svolgerà nella giornata di sabato 22 marzo. Contro traffico, difficoltà nella mobilità e inquinamento, i residenti tornano in strada. Nella serata del 17 marzo lo storico ponticello che attraversa il vallo, e unisce il Pigneto al resto del quartiere, era stato illuminato di rosso.
“Un’iniziativa partecipata – spiegano dal Comitato di Quartiere Pigneto Prenestino – aperta da un’assemblea pubblica sull’isola pedonale e seguita da un corteo che ha raggiunto il ponticello per denunciare e fare luce sulla costante e reiterata mancanza di trasparenza di un cantiere che ha già avuto un forte impatto sulla vita di tutte e tutti noi e che lo avrà ancora di più nei prossimi giorni con l’imminente abbattimento del ponticello, il prossimo 24 marzo. Tra pochi giorni per raggiungere servizi fondamentali come le scuole materne, elementari, medie, superiori, il mercato rionale, la biblioteca sarà necessario circumnavigare il vallo, passando per piazzale Prenestino o via Casilina, cambiamento difficile, se non impossibile per alcune categorie di persone”.
Sabato 22 marzo, alle 11, si terrà quindi il presidio/corteo, che dovrebbe andare avanti fino alle 13 circa. Il corteo, partendo dalla circonvallazione Casilina angolo via del Pigneto, lato metro, raggiungerà via Attilio Mori, percorrendo via del Pigneto, via Macerata, la circonvallazione Casilina e via del Pigneto.Sono possibili chiusure al traffico e deviazioni e al passaggio della manifestazione.
“Secondo il cronoprogramma, pubblicato solo pochi giorni fa a seguito della mobilitazione degli abitanti – spiegano dal Comitato di quartiere- dal 14 aprile dovrebbe esserci un nuovo cavalcavia, spostato di circa 50 metri verso la Via Casilina. Se questo è un passo avanti rispetto al progetto iniziale di Rete Ferroviaria Italiana che non prevedeva nessun collegamento per almeno un anno, il nuovo cavalcavia pone ulteriori nuove domande”.
I residenti chiedono “perché il nuovo collegamento non venga realizzato prima di abbattere il ponticello visto che sono distanti 50 metri“, se “il nuovo cavalcavia sarà accessibile a persone diversamente abili e biciclette“, se “nell’eventuale periodo di interruzione del collegamento è stato valutato un sistema di navette per collegare le due parti del quartiere“.