Madonnetta, cadono pezzi di cornicione dalle case Ater e nessuno interviene

Pezzi di cornicione giù dalle case Ater del quartiere situato alle spalle del litorale romano

Cadono pezzi di cornicione dalle case Ater della Madonnetta, il quartiere situato alle spalle del litorale romano, ma l’istituto regionale che le gestisce, intervenuto l’estate scorsa per una serie di verifiche di stabilità non ha più dato notizia di sé.

Pezzi di cornicione giù dalle case Ater del quartiere situato alle spalle del litorale romano

Un intero condominio in cui vivono un centinaio di persone tra i quali molti anziani e bambini è esposto al rischio di nuovi crolli dai balconi soprastanti con pezzi di cortina trasformati in proiettili che, solo per caso, non hanno sinora causato tragedie.

Madonnetta, cadono pezzi di cornicione dalle case Ater e nessuno interviene 1I cedimenti risalgono alle scorse settimane per effetto delle precipitazioni intense e dei forti venti provenienti dal mare, e sono avvenuti in un complesso di edifici, situato in una traversa di via Macchia Palocco e accessibile da via Valeriano Cobbe e via Domenico Milanesi, all’interno del quale si trova anche un parcheggio centrale caratterizzato da un grosso avvallamento e anch’esso transennato lo scorso nel periodo estivo dai tecnici dell’Ater ma poi abbandonato al suo destino.

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Il problema non si limita alla caduta dei cornicioni pericolanti e a protezione dei quali sono state posizionate alcune recinzioni in plastica già rimosse dal punto in cui si trovavano per consentire un accesso più rapido agli edifici anche da parte degli abitanti con disabilità fatalmente esposti al pericolo di caduta dei calcinacci.

Nel cahier de doleances ci sono, infatti, anche le buche e i grossi scalini apertisi su via Padre Massaruti, dove alcune persone di una certa età sono già inciampate e rovinate a terra.

Ma la più evidente delle magagne si trova nella zona di ingresso del palazzo che è sormontata da una vetrata in plexiglass. Vetrata dalla quale nei giorni di maltempo viene giù acqua a catinelle che poi riempie e allaga tutta la zona adibita a ingresso.

C’è chi ha paura che, andando avanti di questo passo, anche il plexiglass possa precipitare al suolo dopo la beffa dell’ennesima inutile richiesta ad Ater di effettuare interventi che consentano di riparare i danni in modo definitivo.

E definitivo è una parola grossa, come dimostra il fatto che le riparazioni effettuate diverso tempo fa da Ater per tamponare i buchi lasciati dalla caduta di mattoni sulle pareti dell’edificio sono stati solo in parte ricostruire. Il risultato è che la stanza su cui poggia il muro è esposta agli spifferi provenienti dall’esterno.