Artena, maestro di Karate arrestato per abusi su allieve minorenni

Le indagini erano scattate dopo la denuncia dei genitori delle allieve: l'uomo è attualmente ristretto ai domiciliari 

Immagine non collegata ai fatti

E’ stato arrestato e ristretto ai domiciliari, un maestro di karate di Artena accusato di aver abusato sessualmente di alcune sue allieve minorenni. Gli orrori reiterati da parte dell’uomo, erano stati denunciati dai genitori con l’avvio delle indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare disposta dal Tribunale di Velletri.

Le indagini erano scattate dopo la denuncia dei genitori delle allieve: l’uomo è attualmente ristretto ai domiciliari

Le indagini nei confronti del 65enne di Artena, erano stata avviate dagli investigatori del Commissariato di Colleferro, e scattate a seguito delle denunce presentate dai genitori delle giovanissima vittime.

Gli abusi reiterati denunciati dai genitori

Gli abusi, secondo quanto emerso, sarebbero avvenuti nel corso del 2022, approfittando della posizione di autorità e fiducia che il maestro rivestiva nei confronti delle giovani allieve.

Gli inquirenti hanno raccolto da quel momento, elementi di prova che avrebbe indicato una condotta reiterata, volta a sfruttare la vulnerabilità delle minorenni.

Gli arresti domiciliari

La vicenda sulla quale sono ancora in corso accertamenti, ha portato intanto lo scorso febbraio, all’emissione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, da parte della Procura di Velletri eseguita dai poliziotti di Colleferro.

L’uomo attualmente ristretto ai domiciliari, dovrà ora rispondere delle gravi accuse di abusi sessuali, che avrebbe perpetrato per un periodo di tempo prolungato, causando traumi profondi alle giovani vittime.

La tutela dei minori nei contesti sportivi

Da parte delle autorità competenti, saranno ora attivati i servizi di supporto psicologico per le vittime e le loro famiglie, mentre la grave vicenda che ha sollevato l’indignazione della comunità, ha riacceso il dibattito sulla vigilanza e della tutela dei minori, in contesti sportivi e ricreativi.

Le indagini sono ancora in corso, pertanto l’uomo deve ritenersi presunto innocente fino ad una sentenza definitiva.