E’ stata presentata dal deputato e vicesegretario di Azione Ettore Rosato, la proposta di legge che mira a istituire il nuovo Comune di Ostia, separandolo dal X Municipio di Roma Capitale. La proposta, che ha già raccolto un ampio sostegno, punta a valorizzare le specificità del territorio costiero e a migliorare la gestione dei servizi per i cittadini.
Gli aspetti della proposta per far diventare Ostia un Comune autonomo e modificare i confini del X Municipio
Il fatto che X Municipio di Roma Capitale, uno dei più estesi e popolosi della città, presenta la peculiarità di comprendere sia la zona di Ostia e Ostia Antica, fortemente legate al mare, sia l’entroterra, con caratteristiche completamente diverse, è il punto di partenza della nuova iniziativa sull’autonomia.
Secondo il deputato proponente infatti, questa eterogeneità, ha portato a un forte senso identitario degli abitanti, soprattutto quelli che risiedono nelle zone marittime, e che da tempo, come noto, chiedono maggiore autonomia.
La proposta di legge
La proposta di legge, prevede il distacco delle zone costiere per formare un comune autonomo di circa 100mila abitanti, il terzo più grande del Lazio per popolazione.
Una separazione che comporterebbe allo stesso tempo, un ridimensionamento della popolazione del X Municipio, che resterebbe di circa 130mila abitanti e un’estensione di circa 60 km quadrati, più in linea con gli altri municipi della Capitale, e così capace di concentrarsi maggiormente sulle esigenze dell’entroterra, spesso trascurate a causa della “compensazione di attenzioni e risorse con la zona costiera”.
L’autonomia per valorizzare le potenzialità
Questa divisione, secondo i proponenti, consentirebbe inoltre al nuovo Comune di Ostia di valorizzare le proprie potenzialità legate al mare e di gestire in modo più efficace i servizi per i cittadini.
Un referendum consultivo per coinvolgere i cittadini: i tentativi del passato
A tal scopo e come già percorsa in passato, la proposta di legge aprirebbe la strada allo svolgimento di un nuovo referendum consultivo nelle zone interessate per il coinvolgimento dei cittadini nella decisione, piuttosto dibattuta in passato sulla modifica dei confini del X Municipio.
La possibilità di diventare Comune era stata già percorsa nel 1989 quando vennero raccolte le firme per il referendum che però non raggiunse il quorum.
Nel 1999 poi ci fu un nuovo tentativo ancora una volta fallito, a cui seguì, solo 17 anni dopo, la presentazione in Regione Lazio della proposta di legge di iniziativa popolare, per avviare una raccolta firme di cui si fecero promotori il chirurgo Andrea Garelli, presidente del comitato promotore Città di Ostia e l’avvocato Domenico Stamato.
Una nuova iniziativa legislativa popolare, concernente l’istituzione del Comune di Ostia, con la relativa attivazione degli adempimenti per la raccolta firme, arrivò poi nel 2016 su proposta del Dott. Italo Mannucci.
Dopo di che, il tentativo fatto nel 2019 si bloccò per cause di forza maggiore con l’epidemia di Covid, ma avrebbe comunque dovuto fare i conti, così come oggi, con l’acquisizione del parere non vincolante della commissione per la toponomastica della Regione Lazio.
Tutto fermo fino al 2024, quando fu la Segreteria Generale del Consiglio regionale del Lazio a chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri –Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie, un confronto preventivo sulla possibilità di modificare i confini di Roma Capitale.