E’ stato grazie alle attività di controllo del territorio nei quartieri Don Bosco e Appio Claudio, che i Carabinieri sono riusciti ad intercettare un romano gravemente indiziato di violazione delle misure restrittive antistalking. Il giudice gli aveva imposto il braccialetto elettronico che il 30enne era riuscito a manomettere fino a toglierlo completamente.
Il 30enne romano è stato intercettato e boccato nel quadrante est della città
Il 30enne romano, non è noto se in regime di semilibertà o ai domiciliari, è stato intercettato nel quadrante est della città, e fermato prima che potesse avvicinarsi alla vittima che lo aveva denunciato, per i comportamenti che hanno indotto il giudice ad imporgli il divieto di avvicinamento, e l’apposizione del dispositivo.
Come funziona il braccialetto di controllo e protezione delle vittime
Il dispositivo, dal dicembre 2023, può essere assegnato anche in caso di “reati spia”, delitti indicatori di violenza di genere e minacce, e la misura viene disposta dal giudice, a seguito di una denuncia e un’indagine, come forma di protezione nei confronti della vittima per prevenire reati violenti e lo stalking.
Utilizza la tecnologia GPS per controllare in tempo reale la posizione di chi lo indossa. Se il soggetto si avvicina alla vittima, il dispositivo lancia un allarme alle centrali dei Carabinieri e della Polizia, e un secondo segnale arriva sul dispositivo dato alla vittima, sul quale è installata un’app per monitorare gli spostamenti dello stalker.
Braccialetto antistalking manomesso
L’uomo sottoposto alla misura del braccialetto elettronico antistalking però, era riuscito a tagliare e rimuovere completamente il dispositivo con sistema GPS che gli era stato applicato. Un atto con il quale oltre alla violazione delle disposizioni dell’autorità giudiziaria, avrebbe potuto mettere a rischio l’incolumità della persona da proteggere.
L’intervento dei Carabinieri
Sono stati i controlli coordinati dei militari della Stazione di Roma Cinecittà, con il supporto di altri militari della Compagnia Casilina, che durante l’operazione di servizio straordinario a Don Bosco e all’Appio Claudio, lo hanno intercettato e bloccato, prima che accadesse il peggio.
In caso di manomissione del braccialetto o avvicinamento alla vittima protetta, la legge prevede la reclusione da 1 a 5 anni. Per l’uomo è scattata al momento la denuncia.