Giardino di Roma, i misteriosi ladri di targhe colpiscono ancora: e c’è chi deve far reimmatricolare l’auto

Ladri di targhe in azione a Giardino di Roma mentre cresce la preoccupazione dei residenti

Ormai è diventata una sorta di rito da parte di misteriosi ladri di targhe. Tutte le sere, a ora tarda, qualcuno fa razzia di questo tipo di oggetti nel parcheggio di via Paolo Stoppa a Giardino di Roma molto probabilmente per utilizzarle su altri veicoli allo scopo di rendere impossibile alle forze dell’ordine di risalire ai veri proprietari del mezzo.

Ladri di targhe in azione a Giardino di Roma mentre cresce la preoccupazione dei residenti

L’ultima denuncia risale a oggi, venerdì 1° febbraio, ed è di una signora che segnala quanto accaduto alla nuora dopo aver trovato che la sua macchina aveva una targa diversa dall’altra, probabilmente perché chi stava cercando di portarle via entrambe era stato disturbato e costretto a desistere dal suo intento.

L’accaduto è stato immediatamente oggetto di denuncia ai carabinieri che hanno confermato il ripetersi di episodi evidentemente finalizzati a posizionare targhe ‘pulite’ su veicoli rubati e quindi, in quel modo, molto più difficilmente identificabili.

Il problema va oltre i costi necessari ad attivare la pratica per ottenere una copia delle targhe rubate perché se non vengono più ritrovate è necessario provvedere alla reimmatricolazione del veicolo con effetti economici e tempi di attesa ben più pesanti.

Gli ultimi sfortunati protagonisti di questa particolare forma di furto si sono rivolti anche al Comitato di quartiere Giardino di Roma per sollecitare una maggiore presenza delle forze dell’ordine in funzione di controllo.

Il presidente del Comitato, Alberto Minervini, ha risposto facendo presente di aver già inoltrato una segnalazione scritta ai carabinieri di Vitinia denunciando il ripetersi dei furti compiuti ai danni delle targhe di auto posteggiate in alcune zone che sono “carenti o addirittura prive di illuminazione”, precisando che la necessità di provvedere all’installazione di lampioni è oggetto di richiesta alle istituzioni preposte mentre sarebbe opportuno “intensificare nel frattempo il servizio di presidio” del territorio da parte dei militari dell’Arma.