Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine ha portato oggi, 28 gennaio, allo sgombero di un palazzina in zona La Rustica, che era da tempo occupata abusivamente. Il maxi sgombero, è scattato all’alba in via Raffaele Costi a Roma dove sono stati sorpresi nel sonno gli occupanti abusivi, identificati come stranieri irregolari in Italia.
Nella palazzina occupata ridotta a discarica e a rischio incendio, erano occultate anche sostanze stupefacenti
L’operazione ha visto la partecipazione di diverse forze dell’ordine tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, intervenuti per eseguire lo sgombero in modo rapido e in sicurezza presso lo stabile, la cui liberazione, era ormai in cima alle attivitĂ di sgombero programmate e prioritarie della Capitale.
Sul posto anche il personale della Sala operativa sociale del Comune di Roma Capitale, per assicurare i servizi assistenziali ad eventuali soggetti vulnerabili.
Le continue occupazioni dal 2011
La palazzina in condizioni precarie, era giĂ stata oggetto di ripetute occupazioni abusive dal 2011, fino all’ultimo blitz di un gruppo di stranieri, che si erano insediati sul posto, portando all’interno anche bombole di gas utilizzate per cucinare, che esponevano chissĂ da quanto tempo al palazzina al rischio di esplosioni e incendi.
Nella bonifica dei luoghi effettuata dai Vigili del Fuoco, è infine emersa la presenza di ingente materiale di risulta: quintali di rifiuti che erano diventati una vera e propria discarica, accumulata nel tempo nell’area perimetrale esterna e sul lastrico solare.
Nello sgombero, sono rilevate dalle unitĂ cinofile antidroga della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, anche sostanze stupefacenti, occultate dagli occupanti abusivi per la presunta attivitĂ di spaccio, che forse si svolgeva proprio all’interno della palazzina.
Occupanti stranieri tutti irregolari
Con l’evacuazione dello stabile, in nove sono stati identificati come cittadini stranieri e privi di valido titolo di soggiorno, che sono stati accompagnati all’esterno della struttura per poi essere trasferiti all’Ufficio Immigrazione della Questura per gli accertamenti sulla loro posizione sul territorio nazionale.