Vanno avanti le indagini dopo il terribile fatto avvenuto ieri nel quartiere Testaccio, a Roma, dove un diciassettenne è stato accoltellato alla gola. Secondo le ultime informazioni è stato dimesso dal reparto di Terapia intensiva per essere trasferito in Chirurgia pediatrica.
Sull’accoltellamento del ragazzo è intervenuto anche il Moige, che chiede interventi urgenti
Si indaga sulle motivazioni che hanno portato all’accoltellamento del ragazzo di 17 anni, di origini filippine, nella giornata di ieri, giovedì 23 gennaio.
La lite potrebbe essere stata innescata da una spallata avvenuta nei corridoi della scuola. Poi la situazione è degenerata in uno scontro vero e proprio, a piazza Testaccio, con l’intervento di un terzo ragazzo.
“Quello che ha tirato fuori la lama non era della nostra scuola. Prima è partita una rissa e qualche pugno, poi lui ha tirato fuori il coltello e l’ha colpito. Sono rimasto scioccato”. Così ha spiegato ad Adnkronos uno dei testimoni della rissa, scoppiata poco dopo le 14, all’uscita di scuola.
“Qui non si vedeva una cosa del genere dagli anni ‘70. Il quartiere è tranquillo, è ancora un Rione come a Roma ne sopravvivono pochi”, affermano i residenti.
“Questo episodio – afferma il Moige, il Movimento italiano Genitori – evidenzia un problema crescente di violenza tra i giovani, che richiede interventi urgenti”.
“Chiediamo – spiega Antonio Affinita, Direttore generale del Moige – un aumento delle attività educative nelle scuole per prevenire il bullismo e gestire i conflitti. È fondamentale anche promuovere corsi di formazione per i genitori, attualmente assenti dalla finanziaria, affinché possano riconoscere e affrontare segnali di disagio nei propri figli. Inoltre, è necessario collaborare con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza degli studenti sia a scuola che nei luoghi pubblici”.
Se vuoi approfondire questi argomenti clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo articolo e accedi alla banca dati di canaedieci.it.