Ostia, nuova interrogazione in X Municipio (FdI): “Nessuna traccia dello sgombero della tendopoli alle Acque Rosse” (VIDEO)

L’opposizione chiede trasparenza sul mancato sgombero della tendopoli alle Acque Rosse nella zona nord del Lido

Nessuna traccia dello sgombero della tendopoli alle Acque rosse. Fratelli d’Italia, per voce del capogruppo in X Municipio, Giuseppe Conforzi, torna sulla questione campi abusivi sollecitando chiarimenti sulle ragioni per cui la rimozione degli insediamenti presenti nella pineta situata a Ostia Ponente non sia più avvenuta ieri, giovedì 23 gennaio, così come preannunciato da alcuni rumors.

L’opposizione chiede trasparenza sul mancato sgombero della tendopoli alle Acque Rosse nella zona nord del Lido

Nonostante le indiscrezioni, infatti, gli agenti del X Gruppo Mare della polizia di Roma Capitale non sono più giunti sul posto per liberare la baraccopoli e, di conseguenza, anche di consentire al Servizio Giardini dell’ente locale di proseguire i lavori di sostituzione delle piante ad alto fusto scomparse nell’area boschiva che rientra in una zona protetta del litorale romano.

L’Amministrazione del X Municipio -incalza l’esponente di opposizione- deve far luce su queste operazioni, volte alla tutela della Riserva Naturale e alla prevenzione di discariche abusive e incendi. Chiediamo inoltre di fornire informazioni dettagliate sul progetto di riforestazione”.

Diversi i profili oggetto di inchiesta, a partire dall’importo effettivamente destinato a questo scopo, passando per il nome della ditta incaricata e della tipologia di affidamento del servizio finendo con l’indicazione delle specie di alberi che saranno piantati al posto di quelli deceduti.

Lo stesso Conforzi era intervenuto con un altro documento di natura ispettiva in cui domandava precisazioni riguardo i motivi di alcune palificazioni ritenute sospette nella zona del depuratore Acea di via Tancredi Chiaraluce e imputate, dai residenti locali, alla realizzazione di un nuovo campo rom nello stesso parco delle Acque Rosse.

“Nella mattinata di sabato 18 gennaio 2025 alcuni cittadini –aveva denunciato Conforzi– hanno immortalato degli operai all’interno della Riserva Naturale, con tecnici che erano intenti a installare delle incannucciate lungo un preciso perimetro dell’area forestale. A domanda su cosa servissero quelle particolari recinzioni, un manutentore si sarebbe lasciato sfuggire una notizia legata all’apertura di un villaggio della solidarietà, meglio conosciuto come campo nomadi”.

Notizie che non hanno trovato ancora riscontro anche perché, dal versante della maggioranza, era invece intervenuto Marco Possanzini, capogruppo di Sinistra civica ecologista nel X Municipio e presidente della Commissione locale per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

L’esponente di maggioranza aveva, tra l’altro, ricordato che la realizzazione di nuovi insediamenti provvisori per i senza dimore è vietata dalle norme comunitarie recepite nel Piano d’Azione comunale per il progressivo smantellamento delle strutture destinate all’accoglienza temporanea.

Il Piano d’Azione prevede, infatti, che entro il 2026 il numero degli accampamenti per nomadi di etnia Rom e Sinti debba essere ridotto almeno del 30%.

Intanto anche i cittadini si mobilitano e domani, sabato 25 Gennaio alle ore 11.00 per iniziativa dell’attivista civico Mauro Delicato si terrà una camminata, con partenza dalla scuola elementare di via dell’Acqua Rossa, aperta a tutti e regolarmente autorizzata dalle istituzioni, per sensibilizzare la collettività e le forze politiche all’individuazione di un percorso di legalità che consenta di superare una crisi che ormai si trascina da troppo tempo all’interno dell’area soggetta a protezione ambientale.

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