Il carcere minorile di Casal del Marmo ormai fuori controllo. La Polizia, in un blitz, recupera un etto e mezzo di hashish, un coltello, armi rudimentali e due cellulari nelle celle e a stretto giro arriva la reazione dei baby detenuti: appiccati, in due momenti diversi, altrettanti incendi.
Durante i controlli nel carcere minorile recuperato stupefacenti, cellulari e un coltello
E’ il frutto del blitz eseguito dalla polizia penitenziaria ieri mattina nel carcere minorile di Casal del Marmo dove a piĂą riprese negli ultimi mesi sono state registrate aggressioni, fughe e tentativi di rivolte oltre che scontri interni. E dove solo pochi giorni fa due agenti sono finiti in ospedale perchĂ© presi a morsi da detenuti che cercavano di strappargli le chiavi per fuggire.
Le celle incendiate
Ai controlli a tappeto nel carcere sono seguite le reazioni: sono state date alle fiamme due celle di pernottamento, la prima all’ora di pranzo, la seconda verso sera.
Ginaluca Garau, sindacalista dell’Spp lancia un appello accorato: “La struttura sembrerebbe sia ancora danneggiata dai passati tentativi di rivolta messi in atto dai detenuti con pareti danneggiate impianti elettrici rotti con fili scoperti. Ormai anche negli istituti dove ci sono detenuti minori la situazione è sfuggita di mano a chi dovrebbe tutelare gli stessi giovani reclusi”.
La Fns Cisl Lazio, da parte sua, ha ribadito la necessitĂ di una forte azione da parte dell’Amministrazione Penitenziaria della Giustizia Minorile con il trasferimento dei detenuti che si sono resi protagonisti di eventi critici. “Occorre – denunciano – una maggiore attenzione nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria ed una vicinanza maggiore alle richieste di aiuto che pervengono da una realtĂ giĂ di per se difficile e peggio ancor provata da frequenti aggressioni e per questo occorre garantire la tutela del personale tutto e della sicurezza della stessa struttura”.
“Grazie alla professionalità di tutto il personale coinvolto le operazioni si sono svolte in sicurezza nonostante le proteste dei detenuti coinvolti che si sono visti sottrarre droga armi e oggetti non consentiti indebitamente posseduti”, il commento del sindacato Sappe.
“Il ritrovamento – denuncia una nota del sindacato – denota la pericolositĂ dei detenuti ristretti all’interno dell’Istituto penale minorile romano che per la maggior parte è composto da detenuti nordafricani. L’Ipm di Roma ha bisogno di un apporto significativo di personale al fine per garantire un livello di sicurezza adeguato e la tutela del personale stesso”.