Oggi il sit-in fuori dal liceo. Scuola spaccata tra chi chiede punizioni adeguate e il risarcimento dei danni per tutti e chi no
La protesta dal liceo occupato si è spostata in strada. Oltre un centinaio di studenti del liceo Manara in mattinata hanno bloccato le vie vicino all’istituto per lanciare una precisa rivendicazione: “Sospendeteci tutti”.
Dopo l’occupazione che dal 7 al 20 dicembre (giorno prima delle vacanze di Natale), che ha visto il liceo classico di Monteverde occupato e sbarrato da un centinaio di occupanti, il preside ha preso i primi provvedimenti che si sono rivelati detonatori di una guerra tra una parte di studenti e genitori e quella opposta; tra i filo occupanti e gli acerrimi contrari.
Ad aprire il malcontento la sospensione di sette studenti, identificati come coloro che hanno guidato la protesta. La decisione del dirigente scolastico, però, ha provocato immediatamente una spaccatura all’interno del liceo.
“Sospendeteci tutti“, è stata la risposta dei ragazzi che hanno partecipato all’occupazione. Così qualche giorno fa è scattata l’autodenuncia e in 116 hanno sottoscritto la loro responsabilità.
Salgono così a più di cento i ragazzi che rischiano una annotazione sulla condotta che visto il periodo dell’anno scolastico potrebbe slittare direttamente sul secondo quadrimestre incidendo sulla pagella.
Il preside, infatti, ha annunciato l’intenzione di convocare gli oltre cento studenti, uno alla volta, e accompagnati dai genitori se minorenni.
La ramanzina, quindi, potrebbe allungare i tempi per la relativa punizione. Da qui lo spauracchio di ritrovarsi un sei o peggio un cinque in condotta nel secondo quadrimestre.
Ma c’è di più. Durante l’occupazione sarebbero stati registrati al Manara danni per circa ventimila euro, soprattutto per dei murales dipinti in più punti dell’istituto. (A dicembre il conto dei danni al liceo Virgilio)
“Più di 700 studenti hanno perso settimane di lezioni contro la volontà di un centinaio di ragazzi”, lamenta un papà.
“Il preside prenderà reali provvedimenti nel secondo quadrimestre e chiederà loro il risarcimenti dei danni constatati per il ripristino del luogo di studio, secondo i preventivi, già agli atti? – chiede e si chiede un genitore – L’impunità è alla base dell’occupazione, perché di fatto non c’è l’intenzione di far risarcire i colpevoli, ma addebitare i danni alla cittadinanza e dare provvedimenti disciplinare inefficaci per un ravvedimento ed una prevenzione per la prossima occupazione, già programmata per dicembre 2025”