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Il caso a Fleming che ha scosso la comunità scolastica romana, ha trovato un epilogo: professore assolto "perché il fatto non sussiste"
E’ stato assolto dalle accuse di violenza sessuale aggravata su dieci alunne, un professore romano di una scuola paritaria di Roma nord. Il caso, che ha scosso la comunità scolastica romana, ha trovato un epilogo oggi.
La vicenda risale a fatti denunciati tra la fine del 2022 e la primavera del 2023. Il lungo periodo in cui le famiglie avevano rilevato i comportamenti inappropriati da parte dell’insegnante nei confronti delle loro figlie, durante le ore di tecnica, nella scuola media parificata del Fleming.
Secondo l’accusa, il professore aveva approfittato del suo ruolo per molestare le alunne durante le lezioni, toccandole e stringendole a sé per accarezzarle, non appena chiamate alla lavagna.
Un ruolo fondamentale nella denuncia delle presunte molestie, era stato quello della chat delle mamme, che dopo lo sfogo di una bambina, avevano deciso di confrontarsi e di presentare una denuncia ai carabinieri.
Accuse, che imputavano all’insegnante il fatto di aver approfittato di momenti come le interrogazioni o la correzione dei compiti, per avvicinarsi alle alunne e compiere atti di natura sessuale.
Le vittime, tutte minorenni che all’epoca non avevano ancora compiuto 14 anni, avrebbero così subito molestie sia all’interno della classe che all’esterno, come in un caso riportato dalla procura anche nel cortile della scuola.
Il docente, un uomo di 43 anni, era stato anche arrestato e posto agli arresti domiciliari nel settembre del 2023, poi revocati qualche mese più tardi. Dopo oltre un anno il processo con rito abbreviato, si è concluso oggi con una sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”.