Il Bambino Gesù di Roma compie un'impresa salvando la vita di una piccola paziente: l'intervento per la rimozione del tumore è durato oltre 9 ore
Un tumore del peso di 1,5 chilogrammi, una massa che dal rene aveva invaso il cuore di una bambina di soli 8 anni: un quadro clinico complesso e preoccupante, che sembrava sfidare ogni previsione. Eppure, grazie all’eccellenza della medicina pediatrica italiana, un miracolo è avvenuto. Merito del Bambino Gesù di Roma.
All’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, un team multidisciplinare di oncologi, chirurghi, cardiochirurghi e anestesisti ha portato a termine un intervento chirurgico di straordinaria complessità, durato oltre nove ore.
L’operazione, che ha richiesto anche il temporaneo arresto cardiaco della piccola paziente, ha permesso di asportare completamente il voluminoso nefroblastoma, un tumore maligno del rene che, in questo caso, si era diffuso in modo aggressivo.
“Questo successo rappresenta una pietra miliare nella storia della chirurgia pediatrica“, ha dichiarato il professor Alessandro Crocoli, responsabile dell’Unità di Chirurgia Oncologica del Bambino Gesù. “Non solo abbiamo salvato la vita di una bambina, ma abbiamo dimostrato che anche di fronte a sfide così impegnative, la medicina è in grado di offrire soluzioni innovative e sempre più efficaci“.
La piccola Sara, dopo un periodo di ricovero in terapia intensiva, sta ora recuperando in modo sorprendente. Il suo sorriso è il segno tangibile di una battaglia vinta, ma anche di una lunga strada ancora da percorrere. Il suo percorso di cura, infatti, continuerà con sedute di radioterapia e ulteriori cicli di chemioterapia, necessari a consolidare i risultati ottenuti con l’intervento chirurgico.
Il nefroblastoma, noto anche come tumore di Wilms, è la neoplasia renale più frequente in età pediatrica. Nel caso della piccola il tumore si estendeva dal rene fino al al cuore.
Si tratta di un tumore a rapida crescita, che può manifestarsi con sintomi aspecifici come dolore addominale, perdita di peso, febbre o un aumento delle dimensioni dell’addome. La diagnosi precoce, spesso facilitata dalla presenza di una massa addominale palpabile, è fondamentale per aumentare le possibilità di successo terapeutico.
Le cause del nefroblastoma non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa giocare un ruolo importante nella sua insorgenza. La maggior parte dei casi di nefroblastoma è sporadica, ovvero non associata a una predisposizione familiare. Tuttavia, esistono alcune sindromi genetiche che aumentano il rischio di sviluppare questo tipo di tumore.