Non aveva accettato la fine della relazione con la ex compagna il 49enne anche ex datore di lavoro della donna, che lo scorso mercoledì quest’ultima si è ritrovata alle costole, alla guida dell’auto che l’ha tamponata con violenza.
La relazione tra i due si era conclusa da tempo, ma l’uomo non si era rassegnato alla fine della storia facendo vivere l’ex compagna nel terrore
L’uomo era stato il suo ex datore di lavoro e il suo compagno, anche se per un breve periodo interrotto dalla donna, e al termine del quale, il 49enne era diventato ossessivo e violento, e aveva preso a perseguitarla anche sul posto di lavoro, fino al pedinamento in auto finito male due giorni fa.
I fatti
L’episodio si è verificato mercoledì sera in via Giovanni Battista Morgagni, nel quartiere Nomentano, quando la vittima aveva notato l’ex compagno, suo ex datore di lavoro, appostarsi nei pressi del suo nuovo impiego. Spaventata, si era così rivolta ad un amico, in attesa che il soggetto dall’atteggiamento minaccioso si allontanasse.
Per raggiungere casa poi, in compagnia dell’amico rimasto a proteggerla si era infilata subito in macchina per accorgersi poco piĂą tardi, di essere seguita dal folle, che dopo averla tamponata con violenza, ha dato in escandescenze.
Un calvario durato mesi
La relazione tra i due, durata circa un anno, si era conclusa da tempo, ma l’uomo non si era rassegnato alla fine della storia. Da quel momento, aveva iniziato a perseguitare la donna, rendendole la vita impossibile. Le continue minacce e molestie avevano costretto la vittima a cambiare le proprie abitudini e a vivere nel terrore.
L’intervento della polizia
E’ stata la segnalazione di una lite in strada tra un uomo e una donna a far intervenire sul posto le volanti del Commissariato Sant’Ippolito e San Lorenzo, che hanno bloccato l’uomo mentre ancora intento ad inveire contro la vittima.
Dopo aver ascoltato la testimonianza di quest’ultima e raccolto gli elementi di prova, i poliziotti hanno tratto in arresto l’uomo. Con la convalida da parte dell’AutoritĂ giudiziaria, il 49enne dovrĂ ora rispondere dell’accusa di atti persecutori.