Roma, coppia gay vittima di una lunga e violenta persecuzione omofoba: la denuncia

I gravi episodi di omofobia nella palazzina dove la coppia gay vive: dopo tre anni di stalking e atti intimidatori Marco e Andrea hanno denunciato i loro aguzzini

Immagine non collegata ai fatti

Marco e Andrea, una coppia gay romana, sono le ultime vittime di una lunga e violenta persecuzione omofoba avvenuta nella Capitale, e in particolare nella palazzina di Roma Est, dove i due, uniti civilmente, si sono trovati a vivere tre anni da incubo tra stalking e atti intimidatori.

I gravi episodi di omofobia nella palazzina dove la coppia gay vive: dopo tre anni di stalking e atti intimidatori Marco e Andrea hanno denunciato i loro aguzzini

La loro storia, emersa in queste ore, ha scatenato l’indignazione dell’opinione pubblica e dei movimenti egualitari, contro ogni episodio di discriminazione e violenza contro la comunitĂ  LGBT+.

Tra questi il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, che ha riportato la grave vicenda di omofobia esprimendo una dura condanna per quanto subito dalla coppia: un esempio lampante di come l’odio e l’intolleranza possano distruggere la vita di persone innocenti.

La denuncia

Solo lo scorso dicembre, dopo aver resistito ad anni di autentiche persecuzioni i due hanno deciso di denunciare quello che stavano continuando a subire nella loro stessa palazzina, dove la coppia si era vista bersaglio di continue minacce, insulti e atti intimidatori, in primis da una famiglia, che appena trasferita nel condominio aveva preso ad insultarli definendoli “animali” e costringendoli a vivere in un clima di terrore.

Atti vandalici e minacce di morte

La persecuzione aveva poi assunto forme sempre piĂą gravi, con atti vandalici e minacce da parte di chi secondo quanto riferito alle forze dell’ordine dalle vittima, avrebbe perfino “versato sui panni acido e varechina per poi stenderli sulle recinzioni del giardino e così rendere irrespirabile e tossica l’aria, con lo scopo preciso di colpirli non solo psicologicamente, ma anche fisicamente, causandogli gravi problemi respiratori”.

Non solo parole dunque, ma una vera e propria persecuzione, che ha scatenato la paura e la rabbia della coppia che in queste ore ha ricevuto la solidarietĂ  in primis del Circolo Mario Mieli:

“Non possiamo piĂą accettare questa normalizzazione dell’odio – ha dichiarato il presidente Mario Colamarino -, con la paura e la rabbia di vedersi costretti a cedere alle minacce di chi vorrebbe cancellare la loro presenza, e di abbandonare ciò che si è costruito con sacrificio, solo per potersi sentire nuovamente al sicuro. La coppia vorrebbe lasciare l’appartamento, ma il mutuo è ancora lungo. Non possiamo permettere che l’intolleranza e la violenza strappino alle persone il diritto di vivere serenamente la propria vita”.