Il cappellano, punto di riferimento per i detenuti, sospettato di aver favorito contatti illeciti. Perquisizioni in carcere e a casa
Il cappellano di Rebibbia Nuovo Complesso, Padre Lucio, è finito al centro di una delicata vicenda giudiziaria.
Il religioso, da sempre impegnato nel sostegno ai detenuti, è stato indagato per favoreggiamento. Avrebbe consentito a detenuti in attesa di giudizio di comunicare con l’esterno, in violazione delle norme carcerarie.
Secondo gli inquirenti – l’indagine è coordinata dai pm Antonio Verdi e Stefano Pizza – Padre Lucio avrebbe escogitato uno stratagemma: stampava gli SMS e i messaggi WhatsApp ricevuti dai familiari dei detenuti e li consegnava loro di persona, consentendo così una comunicazione indiretta.
Ieri mattina, gli agenti del nucleo investigativo della polizia penitenziaria hanno eseguito una serie di perquisizioni presso l’abitazione di Padre Lucio, gli spazi comuni del carcere e la sua casa all’interno del penitenziario. Sono stati sequestrati computer, telefoni cellulari e documenti che saranno ora analizzati alla ricerca di prove a carico del religioso.
Padre Lucio, stimato da detenuti e familiari, era diventato un punto di riferimento all’interno del carcere. Attraverso i suoi profili social, condivideva quotidianamente pensieri e riflessioni sulla vita dietro le sbarre, offrendo un sostegno morale a chi si trovava in difficoltà.
Lo scorso 26 dicembre, Padre Lucio era stato uno dei sacerdoti che aveva accolto Papa Francesco a Rebibbia, in occasione dell’apertura di una delle Porte Sante del Giubileo. Un evento che aveva ulteriormente sottolineato il suo impegno a favore dei detenuti.
Dopo la notizia dell’indagine, è calato il silenzio sui profili social di Padre Lucio. L’ultimo post, pubblicato mercoledì sera, parlava della sua esperienza quotidiana a contatto con le persone detenute, delle loro debolezze, speranze e delusioni.
Lo scorso maggio l’arresto del cappellano del carcere di Velletri: sarebbe stato sorpreso mentre portava droga e telefonini all’interno dell’istituto penitenziario.