Gualtieri riapre il Tmb dell’Inviolata: il sindaco Lombardo contro l’ordinanza “anti-Guidonia”

Scontro istituzionale tra Roma e Guidonia sulla gestione del Tmb e dei rifiuti

Il Tmb di Guidonia Montecelio, in località Inviolata

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha deciso di riaprire l’impianto Tmb (Trattamento Meccanico Biologico) di Guidonia, nonostante la recente sentenza del Tar Lazio che aveva ordinato la sua chiusura, privandolo di ogni autorizzazione ambientale. Il sindaco di Guidonia, Mauro Lombardo, annuncia un nuovo ricorso: “Guidonia non è la pattumiera di Roma“.

Scontro istituzionale tra Roma e Guidonia sulla gestione del Tmb e dei rifiuti

Con una nuova ordinanza emanata ieri, 16 gennaio, Gualtieri ha forzato la riapertura dell’impianto, già sospeso dalla Regione Lazio, per 45 giorni. L’obiettivo dichiarato è quello di utilizzarlo come punto di transito per i rifiuti raccolti da Ama, la municipalizzata capitolina, destinati a essere inviati verso impianti di trattamento e termovalorizzatori esterni alla Capitale.

L’ordinanza, che ha scatenato polemiche politiche e legali, è stata subito contestata dal sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo, che ha definito l’atto una “violazione dei diritti” della sua comunità.

Lombardo ha rimarcato come il Tmb dell’Inviolata, seppur non più utilizzato per il trattamento dei rifiuti, continui a rappresentare un rischio per l’ambiente e per la salute pubblica, in un territorio già saturo di impianti di smaltimento. “Gualtieri sta calpestando la dignità della nostra città, mettendo a rischio il nostro territorio con un impianto privo di qualsiasi autorizzazione”, ha dichiarato il primo cittadino di Guidonia.

Le associazioni ambientaliste

La decisione di Gualtieri ha sollevato anche preoccupazioni tra le associazioni ambientaliste e i residenti, che temono un nuovo aumento della pressione sul già compromesso sistema di gestione dei rifiuti nella zona.

L’impianto, infatti, è stato oggetto di numerosi ricorsi legali e contestazioni, culminate nella sentenza del Tar che aveva annullato l’autorizzazione ambientale rilasciata nel 2020. La Regione Lazio aveva inoltre bocciato la richiesta di proroga dell’autorizzazione integrata ambientale da parte della società proprietaria dell’impianto.

Ricorso in vista

Nonostante le rassicurazioni di Gualtieri sul fatto che l’impianto sarà utilizzato solo come punto di trasferimento e non per il trattamento diretto dei rifiuti, il sindaco Lombardo ha già annunciato l’intenzione di ricorrere nuovamente in tribunale, chiedendo l’immediata sospensione dell’ordinanza. “Guidonia Montecelio non vuole diventare la pattumiera di Roma“, ha ribadito Lombardo, confermando che la battaglia legale proseguirà con il supporto di avvocati e cittadini.

Il contenzioso sulla gestione dei rifiuti nella capitale rischia di acuirsi ulteriormente, con implicazioni legali e politiche che potrebbero coinvolgere anche la Regione Lazio e il Governo centrale.