Salamon aveva partecipato alle maggiori produzioni del cinema, contribuendo al successo di film come "Il Gladiatore", "Il paziente inglese" e "No Time to Die"
Il mondo del cinema internazionale perde Franco Maria Salamon, attore, maestro d’armi, stuntman e coordinatore degli stunt di fama internazionale. Aveva scelto Tarquinia come sua seconda casa, dove si è spento il 12 gennaio scorso. Oggi a Roma in tanti lo hanno salutato, ricordandone la professionalità per la quale le più grandi produzioni del cinema, lo sceglievano dagli anni ’70.
Si è spento all’età di 75 anni Franco Maria Salamon, una figura di spicco nel mondo del cinema che era diventato anche un pilastro della comunità di Tarquinia, dove aveva scelto di vivere dedicandosi alla viticoltura e alla famiglia.
Maestro d’armi, coordinatore degli stunt e attore, Salamon ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico internazionale, partecipando a produzioni di grande successo come “Il Gladiatore”, “Il paziente inglese” e “No Time to Die”.
A Ricordarne la carriera straordinaria costellata di successi che lo hanno portato a lavorare con i più grandi registi e attori del cinema internazionale, contribuendo a rendere indimenticabili alcune delle scene più spettacolari della storia del cinema, le parole dell’amico Roberto Sacconi:
“Nel cinema ha svolto il ruolo di Maestro d’armi e coordinatore degli stunt nonché attore partecipando a produzioni cinematografiche con gli attori e i registi più famosi e blasonati del panorama del grande schermo. Cinquanta anni di carriera – sottolinea Sacconi – che lo hanno visto impegnato in “Il Gladiatore” di Ridley Scott, “Il paziente inglese” di Anthony Minghella, “No Time no die” della saga di 007 e poi ancora “Equalizer”, “The return”, oltre ad aver partecipato come seconda unità alla lavorazione del miglior cinema italiano collaborando con Nanni Moretti, Giovanni Veronesi, Carlo Verdone”.
Ancora, tra le più importanti produzioni cinematografiche recenti, vale poi la pena di ricordarlo come coordinatore delle acrobazie in film straordinari come “ Fast X”, e altri successi mondiali del grande schermo com “Spectre”, “Angeli e demoni” o le “Le fate ignoranti”.
Nonostante la sua intensa attività professionale, Salamon aveva scelto Tarquinia come sua seconda casa, trovando tra le colline della Selciatella la serenità e la tranquillità che cercava. Qui, insieme alla moglie Susanna e ai figli, aveva aperto un agriturismo e si dedicava con passione alla coltivazione della vigna e degli ulivi, e la comunità di Tarquinia lo aveva accolto calorosamente, apprezzandone le rare virtù, quali la generosità e l’impegno profuso per valorizzare il territorio.