Il raptus di violenza al Collatino durante il soccorso di una donna: l'autista dell'ambulanza brutalmente colpito col martello da un parente
Un nuovo episodio di violenza inaudita si è verificato nella Capitale, questa volta ai danni di un operatore sanitario. Un autista di ambulanza che è stato aggredito con un martello da un paziente, che non era soddisfatto dell’ospedale scelto per il trasporto.
L’episodio è avvenuto nel quartiere Collatino, scatenando l’indignazione dell’opinione pubblica e una nuova denuncia del segretario nazionale UGL Salute, sull’ennesimo caso violenza crescente nei confronti del personale sanitario.
“L’aggressione di ieri è l’ennesimo atto vile che dimostra come il personale sanitario sia sempre più spesso bersaglio di attacchi ingiustificati – ha dichiarato Gianluca Giuliano, segretario nazionale UGL Salute -. Non possiamo tollerare che chi ogni giorno rischia la propria vita per salvare quella degli altri venga trattato in questo modo“.
Secondo quanto ricostruito, i fatti si sono verificati dopo che era stato richiesto l’intervento di un’ambulanza per soccorrere una donna al Collatino. All’arrivo del mezzo di soccorso però, il nipote della paziente ha reagito con violenza alla notizia che il personale (che non ha facoltà di scegliere dove trasportare i pazienti), non avrebbe potuto portare la donna nell’ospedale dove lui aveva preteso venisse ricoverata.
Uno scambio acceso che dalle parole è passato ai fatti a danno dell’autista dell’ambulanza, che si è ritrovato contro il giovane, armato con un martello, che lo ha colpito alla testa.
Grazie all’intervento immediato delle forze dell’ordine, l’aggressore è stato arrestato in flagranza di reato, grazie anche al decreto antiviolenza.
“L’arresto è un segnale importante – ha commentato Giuliano – ma non basta. Occorrono misure più incisive per garantire la sicurezza di chi ogni giorno è in prima linea”.