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Confesercenti Ostia: “Dopo la condanna del Campidoglio, i balneari auspicano il confronto sul comparto”

Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del TAR e boccia l'alta valenza. Ora la Confesercenti di Ostia e Fiumicino chiede risposte 

La Confesercenti di Ostia e Fiumicino ha accolto con grande entusiasmo la sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata alla vigilia di Natale, che conferma la bocciatura dell’alta valenza per gli stabilimenti balneari. Ed ora dal litorale i balneari guardano con un tocco in più di positività il futuro.

Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del TAR e boccia l’alta valenza. Ora la Confesercenti di Ostia e Fiumicino chiede risposte

Questa vittoria è un vero e proprio regalo di Natale per una categoria che ha attraversato anni difficili –  ha dichiarato la presidente di Confesercenti Ostia e Fiumicino,  Valentina Fabbri Biancone Dopo il TAR, anche il Consiglio di Stato ha riconosciuto le nostre ragioni, offrendoci la possibilità di ripartire e di dialogare costruttivamente con le istituzioni.

Ci auguriamo che questo sia l’inizio di una nuova era per il settore balneare, un comparto fondamentale per il nostro territorio e per l’economia nazionale“.

La Presidente ha sottolineato l’importanza della perseveranza e della resilienza dimostrate dagli operatori balneari in questi anni di lotta. “Abbiamo sempre creduto nella giustizia e nella magistratura“, ha affermato.

L’appello alle istituzioni

Ora guardiamo al futuro con rinnovata fiducia e ci rivolgiamo al Comune di Roma e al Municipio X, invitandoli a considerare i balneari come un patrimonio inestimabile del nostro territorio e a investire nel loro sostegno. Un litorale accogliente e ben attrezzato è fondamentale per attrarre turisti e per garantire un futuro migliore alle nostre imprese familiari“.

La sentenza

La sentenza del Consiglio di Stato appena pubblicata riguardava la Camera di Consiglio del 16 luglio scorso. Il contenzioso verteva sul ricorso presentato dall’Avvocatura comunale contro la decisione del Tar del 23 gennaio 2024 nella quale si riconoscevano le ragioni dei concessionari di dieci stabilimenti balneari di Ostia.

Il risultato? La giustizia amministrativa ha sentenziato che Ostia non ha un alto valore turistico. Comunque, non tale da essere paragonata (nella tassazione) a luoghi come Amalfi, Capri o Sorrento.